A seguito dell’assegnazione dei contratti del programma CCDev-2 sono state rese note le tappe intermedie, tecnicamente “milestones”, che una volta raggiunte sbloccheranno a step intermedi i finanziamenti per ciascuno dei progetti vincitori.
Dream Chaser |
Il contratto più consistente è stato quello ricevuto da Boeing per la capsula CST-100 con 92.3 milioni di dollari e ancora in attesa di una decisione definitiva sul lanciatore previsto.
Per questo progetto, fra le milestones rivelate (non tutte sono state rese pubbliche nei vari contratti), troviamo un test atmosferico ai paracadute che equipaggeranno la capsula, una serie di test del sistema di abort con un’accensione completa dei propulsori sviluppati da Pratt & Whitney Rocketdyne che comporranno il sistema “pusher” di abort.
Al Langley Research Center in Virginia verranno svolti i test di atterraggio che serviranno a collaudare gli airbag destinati ad attutire l’impatto con il suolo. Tale tipologia di collaudo è già stata svolta da Boeing nei mesi scorsi ma questa volta verrà aggiunta una componente orizzontale alla velocità di discesa per simulare la presenza di vento al momento dell’atterraggio.
Una volta selezionato il lanciatore, entro fine maggio, avranno poi inizio i test in galleria del vento del complesso capsula e lanciatore per studiarne le interazioni aerodinamiche.
Altre tappe intermedie comprenderanno la costruzione di un test article strutturale, il collaudo del sistema pirotecnico di separazione del modulo di comando dal modulo di servizio e la progettazione di un sistema di thruster a propellente non tossico.
Alla luce del contratto e di queste nuove fasi di sviluppo la forza lavoro del colosso aerospaziale dedicate alla capsula passeranno da 200 a 250 persone.
Con il contratto precedente da 18 milioni di dollari, il CCDev-1, Boeing aveva realizzato un test article strutturale per i test di pressurizzazione, il collaudo dei processi costruttivi senza saldature della struttura, la costruzione di un mockup per lo sviluppo di ergonomia e allestimento interno, l’accensione di un prototipo del sistema di fuga e lo sviluppo del sistema di docking e rendezvous.
La capsula sarà capace di trasportare fino a 7 astronauti verso al ISS, con capacità di volo autonomo di un paio di giorni e agganciata alla ISS per oltre 6 mesi con possibilità di riutilizzo fino ad una decina di volte.
Le previsioni di Boeing sono di effettuare i primi test orbitali nel 2014 e inizio delle operazioni nel 2015.
Per questo progetto, fra le milestones rivelate (non tutte sono state rese pubbliche nei vari contratti), troviamo un test atmosferico ai paracadute che equipaggeranno la capsula, una serie di test del sistema di abort con un’accensione completa dei propulsori sviluppati da Pratt & Whitney Rocketdyne che comporranno il sistema “pusher” di abort.
Al Langley Research Center in Virginia verranno svolti i test di atterraggio che serviranno a collaudare gli airbag destinati ad attutire l’impatto con il suolo. Tale tipologia di collaudo è già stata svolta da Boeing nei mesi scorsi ma questa volta verrà aggiunta una componente orizzontale alla velocità di discesa per simulare la presenza di vento al momento dell’atterraggio.
CST-100 della Boeing |
Altre tappe intermedie comprenderanno la costruzione di un test article strutturale, il collaudo del sistema pirotecnico di separazione del modulo di comando dal modulo di servizio e la progettazione di un sistema di thruster a propellente non tossico.
Alla luce del contratto e di queste nuove fasi di sviluppo la forza lavoro del colosso aerospaziale dedicate alla capsula passeranno da 200 a 250 persone.
Con il contratto precedente da 18 milioni di dollari, il CCDev-1, Boeing aveva realizzato un test article strutturale per i test di pressurizzazione, il collaudo dei processi costruttivi senza saldature della struttura, la costruzione di un mockup per lo sviluppo di ergonomia e allestimento interno, l’accensione di un prototipo del sistema di fuga e lo sviluppo del sistema di docking e rendezvous.
La capsula sarà capace di trasportare fino a 7 astronauti verso al ISS, con capacità di volo autonomo di un paio di giorni e agganciata alla ISS per oltre 6 mesi con possibilità di riutilizzo fino ad una decina di volte.
Le previsioni di Boeing sono di effettuare i primi test orbitali nel 2014 e inizio delle operazioni nel 2015.
Seconda per importo stanziato, circa 80 milioni di dollari, è stata Sierra Nevada Corp. per l’aerospazioplano Dream Chaser.
Nel primo round di contratti la società aveva ricevuto un finanziamento per circa 20 milioni di dollari utilizzato per lo sviluppo dei metodi costruttivi, il collaudo del sistema di thruster d’assetto, la realizzazione di un mockup strutturale, l’effettuazione di test in volo planato di un modello in scala e lo sviluppo del sistema di guida e navigazione dell’aerospazioplano.
Nel primo round di contratti la società aveva ricevuto un finanziamento per circa 20 milioni di dollari utilizzato per lo sviluppo dei metodi costruttivi, il collaudo del sistema di thruster d’assetto, la realizzazione di un mockup strutturale, l’effettuazione di test in volo planato di un modello in scala e lo sviluppo del sistema di guida e navigazione dell’aerospazioplano.
Con i finanziamenti ora ricevuti Sierra Nevada prevede di effettuare un’analisi aerodinamica più approfondita per definire la forma finale dei piani di controllo aerodinamici, la costruzione di un “full cockpit simulator”, di un laboratorio per i test ai sistemi di controllo del volo e un testbed per l’avionica.
Verrà testato il sistema di separazione e individuati i principali fornitori di software, sistemi di supporto vitale e altri sistemi per l’aerospazioplano.
Oltre ovviamente al completamente del primo test article completo sono infine previsti i test di sgancio per il carrello d’atterraggio, una serie di test in volo dell’aerospazioplano agganciato ad un aereo madre per finire con i test di planata e atterraggio entro la primavera del prossimo anno.
Verrà testato il sistema di separazione e individuati i principali fornitori di software, sistemi di supporto vitale e altri sistemi per l’aerospazioplano.
Oltre ovviamente al completamente del primo test article completo sono infine previsti i test di sgancio per il carrello d’atterraggio, una serie di test in volo dell’aerospazioplano agganciato ad un aereo madre per finire con i test di planata e atterraggio entro la primavera del prossimo anno.
Dragon Space Craft (di Spacex) |
Terza società vincitrice è stata SpaceX con la propria capsula Dragon di cui un prototipo parziale ha già compiuto un volo in orbita nei mesi scorsi.
Con il contratto appena vinto da 75 milioni di dollari, si prevede di sviluppare un sistema di fuga “side-mounted” per lanciare lontano dal vettore la capsula in caso di avarie ed essere utilizzato, se non necessario durante l’ascesa, in successive fasi di volo e atterraggio come sistema multifunzione di spinta.
Oltre a questo è previsto lo sviluppo del cockpit e dei sistemi di controllo, l’allestimento interno e i seggiolini per l’equipaggio, per poter trasformare l’attuale versione cargo vincitrice del contratto COTS di rifornimento alla ISS in un mezzo per il trasporto di astronauti.
Secondo Elon Musk, CEO di SpaceX, la capsula potrebbe entrare in servizio entro 3 anni dall’inizio dello sviluppo e con uno stanziamento continuativo complessivo pari a circa 1 miliardo di dollari.
SpaceX non aveva partecipato alla prima fase del programma CCDev.
Con il contratto appena vinto da 75 milioni di dollari, si prevede di sviluppare un sistema di fuga “side-mounted” per lanciare lontano dal vettore la capsula in caso di avarie ed essere utilizzato, se non necessario durante l’ascesa, in successive fasi di volo e atterraggio come sistema multifunzione di spinta.
Oltre a questo è previsto lo sviluppo del cockpit e dei sistemi di controllo, l’allestimento interno e i seggiolini per l’equipaggio, per poter trasformare l’attuale versione cargo vincitrice del contratto COTS di rifornimento alla ISS in un mezzo per il trasporto di astronauti.
Secondo Elon Musk, CEO di SpaceX, la capsula potrebbe entrare in servizio entro 3 anni dall’inizio dello sviluppo e con uno stanziamento continuativo complessivo pari a circa 1 miliardo di dollari.
SpaceX non aveva partecipato alla prima fase del programma CCDev.
New Shepard Space Craft (di Blue Origin) |
Infine Blue Origin, creata dal fondatore di Amazon.com e vincitrice di un contratto da 22 milioni di dollari per un mezzo biconico riutilizzabile di cui poco si conosce, il New Shepard.
Lo stanziamento servirà per la continuazione dello sviluppo, il quale prevede in futuro dopo i primi voli con un Atlas 5, anche un proprio lanciatore.
Le tappe fondamentali per questo mezzo di trasporto, il più in fase embrionale fra tutti, saranno la definizione della tipologia di scudo termico, la definizione dell’esatta forma aerodinamica prevista e la stesura dei requisiti più macroscopici previsti per le successive fasi di sviluppo.
Blue Origin spenderà inoltre buona parte del finanziamento per la prosecuzione dello sviluppo di un proprio sistema di fuga di tipo “pusher” e di un propulsore criogenico, per il previsto lanciatore, da circa 45 ton di spinta.
Le milestones prevedono per il primo delle accensioni a terra e un test reale di accensione in volo e la costruzione della camera di combustione del propulsore criogenico.
Lo stanziamento servirà per la continuazione dello sviluppo, il quale prevede in futuro dopo i primi voli con un Atlas 5, anche un proprio lanciatore.
Le tappe fondamentali per questo mezzo di trasporto, il più in fase embrionale fra tutti, saranno la definizione della tipologia di scudo termico, la definizione dell’esatta forma aerodinamica prevista e la stesura dei requisiti più macroscopici previsti per le successive fasi di sviluppo.
Blue Origin spenderà inoltre buona parte del finanziamento per la prosecuzione dello sviluppo di un proprio sistema di fuga di tipo “pusher” e di un propulsore criogenico, per il previsto lanciatore, da circa 45 ton di spinta.
Le milestones prevedono per il primo delle accensioni a terra e un test reale di accensione in volo e la costruzione della camera di combustione del propulsore criogenico.
Fonte: AstronautiNEWS
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