Scoperti pianeti solitari che vagano nella Via Lattea |
Vagano soli nella Via Lattea senza orbitare intorno ad alcuna stella: sono pianeti grandi quanto Giove appartenenti ad una nuova classe descritta su Nature da un gruppo di ricerca internazionale coordinato dal giapponese Takahiro Sumi dell'università di Osaka. I nuovi pianeti chiamati 'free-floating', ovvero vaganti liberi, sarebbero stati espulsi dal loro sistema planetario subito dopo la loro nascita.
Come in un biliardo cosmico questi oggetti, osserva l'astronomo David Bennett dell'università di Notre Dame, "potrebbero essere stati scagliati lontano nello spazio dopo uno scontro con un altro pianeta". In tutto sono 10 i pianeti solitari scoperti scandagliando un'area della nostra galassia vicina al centro della Via Lattea, ma secondo i ricercatori, pianeti come questi, sarebbero molto comuni.
Di questa popolazione potrebbero far parte anche pianeti più piccoli, per esempio delle dimensioni della Terra, più difficili da individuare ma che possono essere espulsi dai loro sistemi planetari più facilmente rispetto ai pianeti delle dimensioni di Giove. Scoprire questi pianeti solitari è stato possibile grazie alla tecnica della microlente gravitazionale un effetto che si manifesta quando un corpo di grande massa si trova fra una sorgente di luce e l'osservatore deviando e amplificando la luce proveniente dalla sorgente, come accadrebbe in una lente.
"La scoperta non è del tutto nuova, pianeti solitari sono già stati individuati osservando zone di recente formazione stellare" rileva l'astronomo Raffaele Gratton, dell'Osservatorio Astronomico di Padova dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). In queste regioni, prosegue l'esperto, sono stati individuati pianeti liberi (che non gravitano intorno ad alcuna stella) appena nati, distinguibili perché più brillanti dei pianeti più ' maturi'. Ma anche se il risultato non è del tutto nuovo, "é importante - aggiunge - perché migliora di molto le misure relative alla massa di questi oggetti e dimostra anche che quando si formano i pianeti alcuni di questi possono essere espulsi dal loro sistema per effetti gravitazionali". Alcuni scienziati suggeriscono anche che questi pianeti vaganti potrebbero essere abbastanza caldi da ospitare forme di vita per l'effetto serra dovuto alla grande quantità di idrogeno presente nella loro atmosfera. Ma secondo Gratton si tratta di una teoria difficile da provare perché anche "se è vero che questi pianeti potrebbero essere caldi non sono osservabili".
Come in un biliardo cosmico questi oggetti, osserva l'astronomo David Bennett dell'università di Notre Dame, "potrebbero essere stati scagliati lontano nello spazio dopo uno scontro con un altro pianeta". In tutto sono 10 i pianeti solitari scoperti scandagliando un'area della nostra galassia vicina al centro della Via Lattea, ma secondo i ricercatori, pianeti come questi, sarebbero molto comuni.
Di questa popolazione potrebbero far parte anche pianeti più piccoli, per esempio delle dimensioni della Terra, più difficili da individuare ma che possono essere espulsi dai loro sistemi planetari più facilmente rispetto ai pianeti delle dimensioni di Giove. Scoprire questi pianeti solitari è stato possibile grazie alla tecnica della microlente gravitazionale un effetto che si manifesta quando un corpo di grande massa si trova fra una sorgente di luce e l'osservatore deviando e amplificando la luce proveniente dalla sorgente, come accadrebbe in una lente.
"La scoperta non è del tutto nuova, pianeti solitari sono già stati individuati osservando zone di recente formazione stellare" rileva l'astronomo Raffaele Gratton, dell'Osservatorio Astronomico di Padova dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). In queste regioni, prosegue l'esperto, sono stati individuati pianeti liberi (che non gravitano intorno ad alcuna stella) appena nati, distinguibili perché più brillanti dei pianeti più ' maturi'. Ma anche se il risultato non è del tutto nuovo, "é importante - aggiunge - perché migliora di molto le misure relative alla massa di questi oggetti e dimostra anche che quando si formano i pianeti alcuni di questi possono essere espulsi dal loro sistema per effetti gravitazionali". Alcuni scienziati suggeriscono anche che questi pianeti vaganti potrebbero essere abbastanza caldi da ospitare forme di vita per l'effetto serra dovuto alla grande quantità di idrogeno presente nella loro atmosfera. Ma secondo Gratton si tratta di una teoria difficile da provare perché anche "se è vero che questi pianeti potrebbero essere caldi non sono osservabili".
Fonte: ANSA, NASA
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