Zeta Ophiuchi, al centro dell'immagine |
Il passato di Zeta Ophiuchi è stato piuttosto turbolento. Probabilmente essa viveva in coppia con una stella altrettanto massiccia che, giunta alla fine della sua breve vita, è esplosa come supernova, scagliando attorno la maggior parte della materia di cui era composta. Zeta Ophiuchi si è trovata libera dalla gravità della compagna ed è stata allontanata a gran velocità dal suo luogo natale. Una specie di nave libera di solcare il mare dello Spazio ad alta velocità. Essa viaggia a 24 km al secondo (circa 86000 km all’ora). Nella sua corsa sta attraversando una zona ricca di gas e polvere che viene investita dal vento stellare emesso dalla stella vagabonda. In particolare, la radiazione ultravioletta dell’astro riscalda il gas che la circonda e lo fa apparire più luminoso nella banda infrarossa.
Ancora più interessante è la struttura ad arco che precede il movimento della stella (essa si muove dal basso a destra verso l’alto a sinistra) e che corrisponde al fronte dell’onda d’urto, chiamato in gergo “Bow Shock” (shock ad arco), causato dallo scontro tra il vento stellare e il gas che incontra nel movimento, fortemente compresso. Qualcosa di estremamente simile a ciò che capita davanti alla prua di una nave mentre questa solca a grande velocità il mare ondoso. Tutto ciò risulta invisibile all’occhio umano, ma non agli occhi infrarossi di WISE.
La crociera di Zeta Ophiuchi non durerà molto a lungo. Data la massa notevole, la sua vita sarà breve e non supererà i quattro milioni di anni (un niente se paragonati ai cinque miliardi di anni che il Sole ha ancora davanti a sé). La morte sarà anche ben più violenta di quella della nostra stella che diventerà una tranquilla nana bianca, mentre Zeta Ophiuchi esploderà come la sua antica compagna in una terrificante supernova. Probabilmente la sua fine comprimerà in modo violento il gas e la polvere che la circonda e darà il via alla formazione di nuove stelle. Nell’Universo niente va sprecato.
Fonte: Astronomia.com
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