venerdì 8 luglio 2011

Acqua ossigenata nello Spazio

Nessun problema se i futuri astronauti si causeranno piccolo ferite durante i viaggi interstellari: l’acqua ossigenata per disinfettarsi sarà a loro disposizione “in loco”! A parte gli scherzi, la scoperta di acqua ossigenata in una regione di formazione stellare vicina a Rho Ophiuchi apre interessanti scenari per il legame chimico tra due molecole fondamentali per la vita sulla Terra: acqua e ozono.

La scoperta è stata fatta con l’APEX (Atacama Pathfinder Experiment telescope) situato a 5000 m nelle Ande cilene. La zona studiata è prossima alla stella Rho Ophiuchi, a circa 400 anni luce da noi. Essa contiene dense e fredde nubi interstellari dove si stanno formando stelle, composte essenzialmente di idrogeno. Tuttavia, si sono evidenziate tracce di altre molecole e proprio per questo è stata oggetto di dettagliate osservazioni con APEX, in grado di indagare a lunghezze d’onda del millimetro e anche più corte.

La regione di spazio, prossima alla stella Rho Ophiuchi, dove è stata individuata l’acqua ossigenata - ingrandisci
Immaginiamo lo stupore degli scienziati quando sono state notate, in modo chiaro e sicuro, le caratteristiche del perossido di idrogeno, ossia la ben nota acqua ossigenata (H2O2) in una percentuale di una molecola ogni 10 milioni di molecole di idrogeno. Non certo trascurabile.

Perché tanto interesse? Presto detto. H2O2 è una molecola chiave sia per gli astronomi che per I chimici. La sua formazione è strettamente collegata ad altre due, ben più importanti, molecole: l’acqua e l’ossigeno. Essa si formerebbe sulla superficie dei grani cosmici di polvere, dove l’idrogeno catturerebbe l’ossigeno, spiegando così anche la strana mancanza di ossigeno molecolare nello Spazio. Un ulteriore aggiunta di idrogeno darebbe luogo all’acqua. Forse le comete hanno avuto un ruolo meno fondamentale per portare acqua sulla Terra. La polvere cosmica potrebbe essere l’elemento base per il trasporto dell’acqua.

Ulteriori studi sono pianificati sia sulla stessa regione che in altre zone di formazione stellare.

Dovremmo magari guardare soltanto verso nubi “bionde”? Anche lo Spazio si tinge i “capelli”?

Fonte: Astronomia.com

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