Da alcuni anni in alcuni paesi - in particolar modo in Gran Bretagna e negli Stati Uniti - si è sviluppato un movimento che contesta la presenza nelle scuole di classi miste, per sostenere la necessità di un ritorno a classi composte di studenti di un unico sesso, sostenendo che in questo modo si otterrebbero risultati migliori.
Ora un gruppo di ricercatori della Penn State ha condotto uno studio per appurare se tali presunti vantaggi esistano davvero: "Per giustificare questa sorta di segregazione ci devono essere prove scientifiche che essa sia in grado di produrre risultati migliori" ha detto Lynn S. Liben, che ha diretto lo studio e firma un articolo in merito sulla rivista Science.
I ricercatori osservano innanzi tutto che alcuni risultati vantati hanno un vizio sistematico di partenza: la maggior parte delle scuole che applicano questa segregazione sono scuole private, che richiedono esami di ammissione superati con un certo punteggio per l'ammissione, e non si possono quindi fare raffronti immediati con la scuola pubblica.
Alcuni sostenitori dell'eliminazione delle classi miste sostengono che le differenze cerebrali tra ragazzi e ragazze richiedono stili di insegnamento diversi. Ma i neuroscienziati hanno trovato poche differenze tra il cervello maschile e femminile, e nessuna di queste è stata collegata a stili di apprendimento differenti.
"Il nostro esame degli studi esistenti ci porta a concludere che non vi siano prove scientifiche per gli effetti positivi di una scuola riservata a un solo sesso", ha osservato la Liben. "Questo non vuol dire che i risultati accademici siano definitivamente peggiori, ma non sono neppure migliori. I presunti vantaggi non sono stati dimostrati".
Per contro, quando gli studenti sono divisi per genere, non hanno la possibilità di sviluppare le competenze necessarie per interagire al meglio con l'altro sesso lavorando insieme: già nel corso di una ricerca condotta nel 2010 in erano stati studiati gli effetti delle divisioni di genere in classi di scuola materna a guardare, ricorda la Liben, i ricercatori avevano rilevato come nel giro di due sole settimane i bambini mostrassero un deciso aumento di atteggiamenti di genere stereotipati.
di Gianbruno Guerrerio
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