giovedì 29 dicembre 2011

Anno Spaziale 2011

Si avvicina la fine dell’anno ed è inevitabile iniziare a trarre delle conclusioni riassumendo il 2011 spaziale con alcuni dati statistici.

STS-135, modulo Cupola
La più importante considerazione che risalta da questo iniziale conteggio è l’accresciuta considerazione che il mondo rivolge alla Cina per i progressi che ha raggiunto con i suoi progetti spaziali.
La Cina è stata la quinta nazione ad aver ottenuto una capacità autonoma di lanci spaziali, dopo Unione Sovietica, Stati Uniti, Francia e Giappone.
Per la prima volta dal 1970, anno che l’ha vista debuttare tra i paesi in grado di lanciare un razzo nello spazio, la Cina ha superato gli Stati Uniti nel numero di lanci spaziali eseguiti in un anno.
Tra satelliti militari, di navigazione, di comunicazione ed il cammino intrapreso per portare equipaggio umano in orbita, il vettore cinese Lunga Marcia è decollato 19 volte quest’anno, registrando un solo fallimento quando in agosto il razzo non è stato in grado di raggiungere l’orbita prevista.
I razzi Lunga Marcia hanno volato dal 1970 per 153 volte, registrando 9 insuccessi con un rateo di successo intorno al 94%.

Gli Stati Uniti hanno effettuato 18 lanci, numero che comprende 5 missioni Atlas, 3 voli Shuttle e 3 lanci ciascuno per i Delta 2, Delta 4 e Minotauro. Anche gli USA hanno registrato un fallimento, a marzo, legato ad un razzo Taurus XL con a bordo un satellite di ricerca sul clima.
Nessun altro lancio è previsto da qui a fine anno per gli Stati Uniti, mentre la Cina con gli ultimi 2 lanci effettuati pochi giorni fa per posizionare in orbita geostazionaria un satellite nigeriano di telecomunicazioni ed un satellite cinese di telerilevamento terrestre, ha superato gli USA con un risultato di 19 a 18.
Lo scorso anno ci fu un sostanziale pareggio poichè entrambe le nazioni toccarono la quota di 15 lanci orbitali.

Una ulteriore considerazione è che gli Stati Uniti siano scesi, in questa ipotetica competizione spaziale, al terzo posto. Gli USA hanno previsto per il 2012 dai 16 ai 20 lanci, tutti senza equipaggio umano. La Cina lancerà in orbita uno o due equipaggi umani, continuerà la costruzione della propria costellazione di satelliti di navigazione e posizionamento, e proseguirà a rifornire la propria flotta di satelliti spia e di ricerca.

I lanciatori Russo-Ucraini hanno raggiunto l’orbita terrestre 29 volte nel 2011. Questo numero include anche due voli Soyuz lanciati dallo spazioporto europeo in Guiana francese ed una missione del razzo Zenith lanciato dalla piattaforma commerciale Sea Launch nell’oceano Pacifico.

Nel 2011 sono stati effettuati a livello mondiale 83 lanci orbitali di cui 6 conclusi con un fallimento. Di questi sei incidenti quattro hanno riguardato la Russia, uno gli Stati Uniti ed uno la Cina. Questo dato evidenzia una forte preoccupazione rivolta all’affidabilità del vettore russo che, al momento, rimane l’unico abilitato a trasportare equipaggio umano da e verso la Stazione Spaziale Internazionale.

Per quanto riguarda la Russia occorre inoltre evidenziare il fallimento della missione della sonda Phobos-Grunt, il cui lancio è avvenuto con successo, ma successive avarie non hanno permesso alla sonda di lasciare l’orbita terrestre.

Di Marco Carrara

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