martedì 28 febbraio 2012

Rinnovabili quasi competitive con fonti fossili

Una buona notizia per il nostro pianeta: le società nel settore delle energie rinnovabili tra qualche anno saranno in grado di generare elettricità a prezzi competitivi, rispetto ai combustibili fossili, anche senza ricorrere a sussidi. 


Ad affermarlo – in una occasione eminentemente ufficiale come il World Economic Forum a Davos in Svizzera – i rappresentanti delle principali aziende produttrici di impianti di energia solare ed eolica, l’amministratore delegato di Suntech Power Holdings Co., Zhengrong Shi e il responsabile delle relazioni con le pubbliche amministrazioni di Vestas Wind systems A/S, Peter Brun.
Questo traguardo importante si spiega anche con l’impennata dei prezzi del combustibile fossile dovuta alla protratta scarsità dell’offerta. Di conseguenza i prezzi dell’energia elettrica prodotta con questi combustibili sono aumentati. Un incremento del 36 per cento nell’ultimo biennio, a fronte del calo di quasi il 30 per cento osservato nel settore del solare ad esempio.
“Il vento è già in alcuni casi pienamente competitivo dal punto di vista dei costi rispetto ai combustibili fossili o potrà diventarlo negli anni a venire”, ha commentato Brun dal World Economic Forum di Davos. “Il settore si sta preparando ad abbandonare la dipendenza dai sussidi.”
In effetti, gli investimenti sulle fonti rinnovabili aumentano, la Germania ha deciso di chiudere le centrali nucleari e anche Barack Obama ha appoggiato questa campagna di sensibilizzazione per una forma d’energia più pulita negli Stati Uniti. E’ quindi possibile sperare che si raggiunga presto la cosiddetta “grid parity” ossia il momento in cui l’energia elettrica prodotta con metodi alternativi (tipicamente energie rinnovabili) raggiunga lo stesso prezzo dell’energia tradizionale acquistata da rete elettrica.
Naturalmente ci vorranno ancora molti anni prima che le società possano effettivamente fare a meno dei sussidi (che, comunque, hanno incentivato e incentivano tuttora le fonti fossili ben più delle rinnovabili). Gli incentivi sono necessari anche per poter diversificare l’approvvigionamento energetico. Jifan Gao, CEO di Trina Solar Ltd. (TSL) ha detto in un’intervista a Davos che l’energia solare diventerà “molto competitiva” tra circa un decennio e in alcuni luoghi, come l’Australia, è già vicina alla grid parity, anche senza sovvenzioni. Tuttavia i suoi costi ad oggi sono ancora in media il triplo di quelli del gas naturale.
Inoltre, specie negli Stati Uniti, dove tra l’altro stiamo vivendo un anno elettorale, non è detto che il sistema di incentivi e di facilitazione creditizia delle rinnovabili possa proseguire come adesso soprattutto se non dovesse essere Obama a spuntarla alle elezioni presidenziali.
Da parte nostra (e mia, ndr) speriamo che chiunque sia il prossimo presidente americano, non si lesinino gli sforzi necessari per cambiare il nostro pianeta e rendere più sostenibile soprattutto il settore dell’energia.

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