domenica 4 marzo 2012

Soluzioni insostenibili per persone insopportabili

E' da decenni che si continua a parlare di effetto serra, buco nell'ozono e cambiamenti climatici. Nonostante i vertici mondiali, non si è venuti a capo di una soluzione effettiva. Tuttavia ricorrono sempre più spesso affermazioni del tipo "Non voglio lasciare ai miei figli e ai figli dei miei figli una Terra devastata dalle nostre azioni derivate dal nostro fissismo in campo energetico." Eppure, quasi nulla è cambiato.


Il nostro pianeta sarebbe molto più contento se la specie Umana non lo abitasse.
Il titolo di questo articolo rappresenta una forma satirica di alcune "Popolazioni".
La storia.
Una materia affascinante sotto determinati aspetti e triste in altri. Il fatto è intrinseco ma allo stesso tempo possiede una bellezza riconducibili ad alcuni argomenti correlati alla fantascienza.
Innanzitutto la storia non serve per evitare di commettere gli errori del passato, questa è una spiegazione piuttosto infantile. E in caso dovreste avere una professoressa che afferma ciò, in una scuola media o superiore, beh.. buona fortuna!

Ebbene, la storia insegna anche che la maggior parte degli errori nascono da delle situazioni affrontate in modo superficiale o dal fissismo, in senso lato. Pare che l'impero Romano sia caduto in quanto la loro fonte principale di energia provenisse dagli schiavi. Pare anche che la campagna di Napoleone in Russia sia stata un "Epic Fail" per colpa dei bottoni di stagno delle uniformi della fanteria. Essi infatti si sbriciolano in presenza di basse temperature. Da qui è facile immaginare ciò che è successo.

Da quando utilizziamo il petrolio, per i motivi più disparati, si ha lo stesso fenomeno accaduto nell'età classica. Poi è arrivato il nucleare ma la situazione non è cambiata di molto. I giacimenti di uranio si svuoteranno in fretta e l'energia nucleare potrebbe essere utilizzata nel settore spaziale, anche se andrebbe in conflitto col Trattato Internazionale (il che è un autentico paradosso!).

Action needs an Audience


Un immagine in un contesto apparentemente scollegato. Il significato, cari miei, è libero e allo stesso tempo implicito.
Mi sono preso la briga di torturare un po' di individui con la domanda: Come immagini l'energia del futuro? 
E' una domanda molto difficile ed è interessante notare come molti di loro hanno risposto. Alcuni si sono persino astenuti per motivi che non indicherò. Esporrò solamente il nome degli Interrogati senza sottolineare il loro impiego.
Ciò che è in grassetto, nomi escluso, rappresenta la domanda.

Corrado
mi sono sempre immaginato una Terra che utilizza le fonti d'energia provenienti dal Sole, oppure, un'alternativa a quella elettrica, una fonte energetica più pulita e rinnovabile, utilizzando le risorse organiche del nostro pianeta, nel suo piccolo l'energia del vapore è una scelta interessante...a me piacerebbe vedere una fonte d'energia che si rigenera ciclicamente.
Tipo l'ideale di automobile perpetua?
Eh cavolo...magari..il problema è solo che la tecnologia non è cosi evoluta da sfruttare su larga scala fonti energetiche alternative.
Non si tratta solo di una mancata contestualizzazione sociale della questione?
Beh finchè ci saranno persone e lobby che decideranno cosa dobbiamo utilizzare e quanto dobbiamo pagare...come singoli individui abbiamo scelte obbligate.

Barbara
beh me la immagino come un'energia che non riesce a soddisfare i bisogni del pianeta, non utilizza le risorse rinnovabili ma fa solo sprechi.
Come mai questa forma di pessimismo?
Perchè penso che ai capi di stato e a tutte le altre istituzioni più potenti non gli interessi niente dell'ambiente..
Quindi l'umanità ha i giorni contati?
no vabbè non sono così pessimista. Però penso che si possa fare di più.
Ad esempio?
Ad esempio pubblicizzare di più le auto elettriche e magari abbassare i loro costi.
Tu sei più per una Democratizzazione dell'energia (tutti consumano e tutti producono) o più per una centralità della produzione (centrali elettriche)?
Penso per la prima.

Leopoldo
guarda non ne ho proprio idea, credo che il driver fondamentale per l'energia sia quello economico commerciale, per ora fortemente incardinato su petrolio e gas.
E' un tema molto, troppo complesso per me, nel senso che la parte "scienza" o tecnica penso sia di secondo piano rispetto all'altra.
La questione secondo te è solamente di carattere politico o si tratta di una mancata contestualizzazione sociale?
Il nostro sistema è basato sul divorare energia, non c'è scampo. l'energia si produce alla fine in poch modi: bruciando gas o petrolio, scaldando l'acqua col nucleare o con qualche nuova tecnologia ancora parecchio da sviiulpare, solare e eolico. Questo lo sappiamo tutti, nessuno sa come uscire dal ciclo del petrolio mi pare, anzi, più i paesi poveri diventano meno poveri e più la cosa peggiora. Ma io di questi problemi sinceramente capisco molto poco e non mi piace parlare per frasi fatte

Mathias
diciamo che confido parecchio nelle energie rinnovabili e nelle continue scoperte per quanto riguarda lo sfruttamento dell'energia solare.
Quindi tu sei più per una Democratizzazione dell'energia (tutti consumano e tutti producono) o più per una centralità della produzione (centrali elettriche)?
Mah, non la porrei tanto in questi termini...certamente se tutti possono produrre, si possono avere meno ricadute sull'ambiente e una serie di vantaggi...tuttavia, se in futuro scoprissimo nuovi modi per produrre energia, non mi porrei di certo contro lo sviluppo di nuove centrali di produzione. Per quanto riguarda le energie rinnovabili sono di certo favorevole ad una democratizzazione (come già sta avvenendo).
Sei ottimista riguardo la sperimentazione della fusione nucleare (ITER, ecc.)?
Sono ottimista nel senso che spero che trovino nuovi modi per gestirla...tuttavia mi sembra che non sia una delle strade più facili da percorrere. Comunque, la storia della scienza ci ha insegnato che approfondire e ricercare in ogni direzione porta sempre a nuovi sviluppi inattesi. Quindi, anche se la finalità della produzione di energia tramite fusione non sarà raggiunta, sono di certo favorevole a proseguire la ricerca in quel senso.
Hai opinioni riguardo L'E-Cat?
Uhm..diciamo che mi è sembrata da subito una semi-bufala...tuttavia non ho mai approfondito abbastanza da potermi esprimere con criterio..

Martina
prima o poi si capirà che l'energia si può ottenere in miloni di modi diversi e soprattutto sostenibili per l'ambiente. E non parlo solo di pannelli solari e pale eoliche. Inoltre spero che si pensi seriamente a una diminuzione e alla ottimizzazione del consumo di energia; sprechiamo troppa energia in cose inutili.Sono a conoscenza di modi per ottenere luce attraverso delle semplicissime reazioni chimiche. L'unico problema è che non c'è interesse a sviluppare le ricerche in questo campo.
Tu sei più per una Democratizzazione dell'energia (tutti consumano e tutti producono) o più per una centralità della produzione (centrali elettriche)?
Secondo me bisogna tenere conto caso per caso di quale sia la soluzione migliore. Essere autosufficienti dal punto di vista energetico non è sempre possibile ma almeno una parte del consumo famigliare deve esserlo e lasciare alle centrali il compito di supportare le insufficienze di energia. In questo modo si ridimensionerebbero anche le centrali e smetterebbero di essere degli enormi problemi per il territorio.

Lascio a voi lettori ogni sorta di considerazione e conclusione.

La più grande sfida di questo secolo, e forse anche quella di tutti i tempi, rappresenta la ricerca e la concretizzazione di una forma alternativa di energia, possibilmente sostenibile per l'ambiente. Sarebbe più corretto dire "Ottimizzazione dei consumi e riduzione drastica degli sprechi". Per energia intendo cibo, corrente elettrica, qualsiasi tipo d'azione che può avere un impatto più o meno significativo sull'ambiente. Oggigiorno esistono numerosissime tecniche da adottare affinchè si possa risparmiare sia in termini di bolletta che di emissioni, (moltissime di queste a costo zero) ma le persone che attuano questo stile di vita sono pochissime.

Media e Green Thinking: un sogno irrealizzabile?
Alle scuole medie avevo letto un breve testo riguardo il consumo pro capite di carne. I risultati mostravano gli ettari di terra necessari per produrre ciò che si mangia e le emissioni di CO2 derivati dall'attività di produzione della materia organica. I risultati erano semplicemente terrificanti e tentavano di avvicinare il lettore ad uno stile di vita vegetariano tramite questa infusione di tristezza. Ai tempi non avevo dato molta considerazione a ciò che avevo letto, chi lo farebbe a 12-13 anni?
Sul web si possono trovare moltissimi tipi di calcolatori, uno di questi è offerto dal WWF.
Una volta che si è a conoscenza dei dati in output, potrebbe sembrare più facile non conoscere piuttosto che conoscere. In questo caso (e, ahimè, in moltissimi altri casi) sarebbe meglio non conoscere. Ma è anche vero che è sempre meglio vivere affrontando la dura realtà piuttosto che vivere nella menzogna. Il detto "beata ignoranza" è un falso mito: nella società moderna, gli individui ignoranti hanno una vita facile in casa ma difficilissima fuori porta. Provare per credere.

Tornando al discorso principale, ultimamente mi ritrovo ad affrontare una situazione piuttosto difficile. Ad un certo punto, troppo tardi probabilmente, ci si accorge che le azioni apparentemente scontate, hanno un impatto massiccio sul nostro pianeta . Può sembrare una frase già fatta ma le persone che ci pensano sono considerevolmente poche.
La maggior parte dei nostri crimini, come forse qualcuno potrà aver già intuito, proviene da ciò che mangiamo. Quanti sanno che gli allevamenti sono responsabili del 78% delle emissioni totali di metano?
E' il motivo più interessante per diventare vegetariano, a mio avviso.
E' anche da sottolineare il fatto che non sono completamente vegetariano, ma solo Occasionalmente. Le abitudini alimentari, fin quando non si ha una vita indipendente, si acquisiscono dai genitori e se quest'ultimi sono onnivori, difficilmente si potranno avere dei figli vegetariani.
Quindi, fin quando non si potrà produrre carne in laboratorio (e ammesso che quest'ultima attività abbia un impatto trascurabile sull'eco-bilancio), sarebbe cosa buona e giusta avere una dieta basata su cibi di origine vegetale (alcuni derivati animali non si possono escludere quindi, latticini inclusi).
A quanto pare il lupo cattivo proviene principalmente dalle nostre tavole.

Siamo di fronte ad un "Silenzio assordante" (cit.). Come si può intravvedere l'aria del cambiamento se il motto più ricorrente è "Penza a'saluti"? (citazione calabrese: Pensa alla salute). Dopotutto, la specie umana è maestra in un paio di cose: nell'autodistruzione e nell'individualismo. Solamente nel momento in cui accadono grosse catastrofi risuona il nostro eco di moralismo e fratellanza. Il tutto con un bel contorno di pura ipocrisia.

Quando il Cervello è in fase di Brainstorming, produce una grande tempesta che irriga qualche zona del sapere ed incendia, tramite le saette, qualche pregiudizio.
I problemi che sto proponendo in questo articolo sono abbastanza complessi. Ogni volta che ci penso mi gira la testa e mi sento confuso. Probabilmente qualcuno di voi starà pensando, leggendo, "Ma fatti una scopata ogni tanto!" Ebbene, in caso affermativo, rientrate in una categoria di persone, citata implicitamente poche righe più sopra.

Quando un ostacolo si para innanzi a noi, o si tende a superarlo utilizzando creatività ed ingegno o ci si sbatte contro.
Nel caso di Guida galattica per Autostoppisti, una razza di esseri superintelligenti e pandimensionali inventa Pensiero Profondo,  un calcolatore gigantesco incaricato affinchè trovi la risposta a una delle domande fondamentali. La risposta risulterà piuttosto banale in quanto la domanda è un No-Sense: la razza "superintelligente" aveva già la risposta sotto il naso da oltre diversi milioni di anni.
Molto probabilmente i nostri problemi rimangono tali perchè li si affronta con superficialità ( = errori = storia) o li si lascia ad altre generazioni. Così facendo si continua ad iterare ciò che la storia insegna. Siamo una specie adattabile, ma sembra che non ci adattiamo affatto ad imparare dai nostri errori.
Le soluzioni sostenibili fanno parte di un argomento che non collima affatto con il contesto sociale in cui ci troviamo. A quanto pare la divulgazione delle idee non procede di pari passo con la civilizzazione.

Dopo tutto noi ci definiamo moderni, ma moderni rispetto a cosa? Anche nella miniserie Neverland, James Hook veniva considerato dai pirati un Uomo Moderno. Questo aggettivo viene attribuito principalmente basandosi sull'esteriorità e quindi, sui capi d'abbigliamento. Successivamente il capitan Hook tenterà di portare la fanteria moderna nel Mondo che non C'è per impossessarsi -si può immaginare in quale modo- di una polvere che permette di volare .
Da questa metafora si può vedere come dalla tecnologia (la polvere) nasce il potere e il potere spalanca le porte all'abuso.
Se  il termine Moderno viene assegnato in base agli abiti, nel senso più ampio del termine, non verrà mai il tempo in cui si cambierà aria.
Si guardi la miniserie Neverland: gli Indiani conducono una vita, pur se un po' primitiva, in perfetta sintonia con la natura e con la loro comunità. Dall'altra parte i pirati, con le loro manie di espandersi e di appropriarsi di territori non di loro appartenenza e per il solo gusto del dominio (più interessi economici), non riescono ad avere una comunità stabile. Un comportamento tanto poco Umano quanto Attuale?
Le risposte ci sono già ma non riusciamo a vederle perchè abbiamo qualche protuberanza di troppo. Gli Indiani però le hanno trovate.

Quando non si riesce a trovare una soluzione per una particolare situazione, si accredita la colpa in base a dei criteri vecchi quanto il mondo. Durante l'antisemitismo, tutti i problemi venivano attribuiti alla presenza degli ebrei nei vari paesi che adottavano questa politica. Ai giorni d'oggi, la colpa viene addossata solo ed esclusivamente alla politica.


Poco fa ho fatto una nuova domanda ad alcune persone.
Secondo voi perchè non esiste un programma energetico nazionale basato sulle fonti rinnovabili?

Antonio
Perchè l'ignoranza degli italiani porta a dire: noi non vogliamo le centrali nucleari perchè sono pericolose ma allo stesso tempo non vogliono i pannelli solari o le pale eoliche perchè sono brutte da vedere.
Quindi a tuo avviso il problema è di carattere sociale: il popolo non esprime la volontà di cambiamento di conseguenza la politica non è spronata ad intraprendere una nuova via nel campo del programmo energetica? 
A grandi linee si. Però non vorrei dire falsità, ma considerando come si svolgono i lavori in Italia non so cosa uscirebbe fuori.

Andrea
be'.. penso perché i governi non hanno abbastanza sovranità da poter anche solo provare a non dipendere dai petrolieri.. e anche se ce l'avessero, non rinuncerebbero mai a tangenti e cose simili che ricevono da chi gli procura il petrolio. Con tangenti non intendo solo denaro anche appoggio politico, ecc.

Veronica
perchè il potere è in mano a persone egoiste ed ignoranti che pensano solo al loro guadagno e non a ciò che può essere veramente importante.

Martina
alle grandi aziende conviene di più insistere sulle fonti tradizionali--> le aziende fanno pressioni sulla politica--> i politici non fanno niente in proposito (non incentivando o disincentivando apertamente le imprese che puntqano sul fotovoltaioco, come è successo appena un paio d'anni fa)-->nessun piano nazionale.
Quindi il problema potrebbe essere di carattere sociale: il popolo non esprime la volontà di cambiamento di conseguenza la politica non è spronata ad intraprendere una nuova via nel campo del programmo energetica?
No, ci sono state un casino di proteste e sono state intentate molte cause quando il governo berlusconi due anni fa ha tolto gli incentivi per il fotovoltaico prendendo in giro non solo le aziende ma anche i cittadini. Il problema è che purtroppo questa storia della lobby è un grande flagello e la politica è troppo fragile per liberarsene.
Quindi la situazione è completamente inflessibile e non potrà mai cambiare?
Certo che potrà cambiare! Se crescesse la parte dei cittadini interessati al problema sarebbe più difficile da ignorare; inoltre l'Europa stessa sta premendo molto per un cambio di direzione in fatto di energia e molti paesi ci stanno superando nella sperimentazione ed utilizzo di energia alternativa; quindi se cambia il panoramagenerale ci sono speranze anche per l'Italia.

Fin quando siamo piccoli, alla televisione vediamo un sacco di supereroi in azione. La cosa che più ci colpisce di questi, sono i loro SuperPoteri. Ognuno di noi ha il suo preferito: c'è chi vorrebbe essere Spider Man, chi vorrebbe avere l'armatura di Iron Man, chi vorrebbe avere lo scudo di vibranio di Captain America e chi vorrebbe avere il pene di John Holmes.
Personalmente, il mio Superereo preferito è Lanterna Verde e non è un caso, come non è un caso che lo citerò in questo articolo (a dir la verità sarò scontato sotto alcuni aspetti).

L'Azione (Action, guarda sopra) è essenzialmente basata su due aspetti della vita: la paura e la volontà. La paura inibisce la nostra volontà e la volontà è ciò che ci fa affrontare le nostre paure. Noi che amiamo tanto i fumetti e i film dei Supereroi, preferiamo soccombere alla paura piuttosto che affrontarla. Dopo tutto, anche uno dei protagonisti del film, uscito quest'estate al cinema, si abbandona alla via della paura, alla fine. Chi non l'ha mai fatto? Il rispetto che si ottiene per essere temuti è tristemente maggiore rispetto a quello che si riceve per essere cortesi e volenterosi.

Amo Lanterna Verde perchè è verde e quindi rispecchia il termine Green in tutti gli ambiti. Dato che ho parlato di Azione, il verde rappresenta -appunto- il colore della volontà e, come ho già detto, non c'è azione senza Volontà. 

Noi tutti possediamo il SuperPotere di Lanterna Verde
il punto è non avere paura dell'ignoto
che tanto ignoto non è.
C'è un detto sul nostro pianeta, si dice 'Io sono solo un essere umano'. Lo diciamo perché siamo vulnerabili, lo diciamo perché abbiamo paura, ma questo non vuol dire che siamo deboli.

2 commenti:

  1. Bell'articolo e ben strutturato. Tuttavia nel parlare dell'alimentazione è stato trascurato un fattore di vitale importanza. Noi siamo 7 miliardi persone.Poniamoci l'ipotesi che la popolazione mondiale diventi vegetariana...Sarebbe davvero positivo per noi e per l'ambiente? La risposta è no. Basti pensare che sarebbe materialmente impossibile fornire cibo vegetariano a sufficienza per tutta la popolazione per una mancanza di spazio per le coltivazioni. Per quanto rigurada il fattore ambientale rimane comunque il fatto che l'imnquinamento rimarrebbe elevato. Infatti ci sarebbe la necessita non solo di disboscamento per far posto a campi coltivabili, ma anche di raschiare la terra, inquinarla con concimi di qual si voglia tipo e soprattutto trasportare il cibo da svariate zone del pianeta ad altre per poterlo fornire anche durante le stagioni fredde. Come suggerito l'unica soluzione veramente ecologica sarebbe fornita dal cibo chimico...supponendo che rimanga nell'ambito dell'ecologico.

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