lunedì 25 aprile 2011

La scienza del perchè non si "crede" alla scienza

Lo scopo di questo articolo non è di mettere in cattiva luce la religione, ma mettere in risalto in motivi per cui la gente si affida di più alla religione che alla scienza.
La religione è una disciplina con la quale si può ottenere un pieno di soddisfazione spirituale, una linea della vita da seguire e dei comandamenti da rispettare.
La scienza può dare molta più soddisfazione personale però non offre vie ufficiali di linee guida: essa cambia solamente il modo in cui funziona la nostra mente, pensando più profondamente alle cose che ci circondano.
Fra questi due grandi pilastri dell'essere umano c'è quasi un abisso.

La religione ha delle regole da rispettare, precedentemente citate. Anche la scienza, in particolare la fisica, ha delle regole perfette: non esistono altri modi per spiegare la fisica scoperta fino agli anni 30' del XIX secolo, al contrario di quanto fa la Chiesa. Ho appena citato il principio antropico, a volte però possono esserci delle dualità*.
Un pesce si domanda il perchè il proprio spazio è composto da acqua. La risposta è che, se non fosse così, non sarebbe presente lui stesso a chiederselo. In caso si formulassero altre idee, la nuova idea conterrebbe già i germi per la sua auto-eliminazione. Questo esempio rappresenta il principio prima annunciato.

Le persone, oramai, non credono più (spero!) nella creazione dell'universo in 6 giorni. Tuttavia, c'è ancora qualche ragione morale che lega la maggior parte della popolazione mondiale alla religione. Spesso domando e mi domando il motivo e l'unica risposta discutibile è stata: "La religione risponde alle Grandi domande dell'essere umano".
Bene, quali?
A questa mia ulteriore domanda, la persona ha risposto con un silenzio imbarazzato e successivamente ha girato molto intorno a una questione filosofica poco chiara.
Evidentemente, la persona, si riferiva alle domande del tipo "Chi ci ha creato, Perchè esiste la vita, Che cos'è la vita?"
Per le prime due, le risposte sono molto vaste. Non esiste creatore, ma secondo Stephen Hawking, l'universo si è creato autonomamente, senza la presenza di nessuna entità che desse la scintilla iniziale. Al momento non sono in grado di approfondire quanto riportato di sopra, ma appena inizierò di leggere "Il grande disegno" (uscito da pochissimo) vi aggiornerò con grande entusiasmo.

Il perchè esiste la vita potrebbe spiegarlo qualche matematico e mi sto riferendo in particolare all'equazione di Drake. E' stata tutta una questione di probabilità, e per probabilità non intendo fortuna perchè sono fermamente convinto che Dio, non gioca a dadi.

La vita è tutta una questione filosofica, di certo, viverla, non è mai dispiaciuto a nessuno.

Le grandi domande della religione possono essere risolte, anche se non tutte. Solo il tempo e la pazienza ci ricompenserà con la teoria ultima. Essa è in altri termini detta "Mente di Dio", poichè si capirebbe come un eventuale creatore ha creato tutto. Non nascondo il fatto che spesso gli scienziati, quando pubblicano articoli o scrivono libri divulgativi, citano spesso Dio. Fra questi ricorderei Hawking e Einstein.

L'abisso che separa religione e scienza è la curiosità. Tutti siamo stati cresciuti con la morale della Chiesa e con i "miti" della creazione. Le domande e le risposte hanno alimentato ulteriormente la curiosità, allargando le nostre colonne d'Ercole all'interno del nostro Cosmo. Purtroppo questo fattore K, la curiosità, è una cosa  che viene a mancare nella religione, anche se non escludo che anche persone religiose si pongano domande. La vera differenza è che la persona religiosa ha un limite nel trovare le proprie risposte, mentre lo scienziato, non si dà pace.

Lo stereotipo è che gli scienziati siano dei geni perchè sono nati con condizioni fisiche che favoriscono l'uso del cervello. Le persone che ammettono questo, commettono un errore grossolano, pochè si dimenticano della genetica. Essa vuole che il fenotipo ( un tipo di carattere) sia determinato dai genotipi (gli alleli, sono forme alternative di un gene) più il fattore ambiente. Con fattore ambiente si intendono le condizioni (volute o meno) che ci portano ad essere come siamo.
Il primo motivo per cui la maggior parte degli scienziati non è credente, è legato al fatto che la religione da risposte troppo semplici a delle domande a cui l'umanità non sa rispondere in modo razionale da millenni.

Quindi la semplicità delle risposte invita in un certo senso, fedeli verso la religione. Invece i lunghi, tortuosi, impegnativi percorsi per arrivare ad un risposta nella scienza (e in particolare nella fisica) non incentiva nuove menti a porsi nuove domande, poichè si crede che il difficile non ripaghi sul punto di vista della soddisfazione. Pensandoci, è molto più facile accettare le cose così come stanno piuttosto che investigare sui fenomeni.
Facendo un esempio, se ci offrissero una sigaretta, sarebbe molto più difficile rifiutarla piuttosto che accettarla. Non credo sia preso con le pinze, come concetto.
Credo che sia molto più interessante investigare su ciò che non si conosce, o lo si conosce in parte, piuttosto che rimanere fissi su ciò che è già noto. Questo, è stato detto anche dal famoso fisico quantistico Richard Feynman.
Inoltre, la scienza è proprio una vera e propria poesia! Anche se può essere lievemente soggettivo, la fisica non è un manuale dell'universo ma una sinfonia dello studio dei fenomeni.
"I poeti contemporanei non ne parlano; gli artisti non rappresentano questa cosa meravigliosa. Non capisco perchè. Possibile che nessuno di loro tragga ispirazione dall'immagine che abbiamo oggi dell'universo? Nessun cantante mette in musica il valore della scienza. Non una canzone, non una poesia a riguardo, siamo ridotti solo ad ascoltare lezioni. La nostra non è ancora un'era scientifica." Richard Feynman
*= le dualità sono dei metodi per arrivare allo stesso risultato adoperando procedimenti diversi. E' il caso della teoria delle stringhe.

2 commenti:

  1. Non sono d'accordo sulla definizione da te data sulla religione, ed anche la supposizione che tra scienza e religione ci sia un abisso. Anzi religione e scienza sono due facce della stessa medaglia. Il problema della divergenza delle due da entrambi i fronti e derivante da estremismo e ignoranza.

    Se posso vorrei consigliarti un documentario non collegato direttamente al tema da te trattato ma molto interessante, soprattutto se vorrai intrapendere una carriera accademica in universita'. Expelled: No Intelligence Allowed - e' un documentario sull'integrita' accademica e le divergenze scaturite tra scienza e religione. Lo puoi trovare su youtube, pero' e' in inglese.

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  2. Ti ringrazio per il consiglio e soprattutto per avere confutato la mia tesi.

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