venerdì 15 aprile 2011

L'ascensore spaziale


1000 chilometri di progetto, quasi letteralmente.
Per la prima volta dall'anno dell'istituzione, il 2005, un progetto di ascensore spaziale si è aggiudicato il premio di 900mila dollari messo in palio dalla Nasa. Costruire un ascensore spaziale vuol dire ancorare un cavo a terra in prossimità dell'equatore terrestre e farlo salire per migliaia di chilometri nello spazio.

Un impresa a dir poco titanica.


Ecco l'ipotetico progetto:

La forza centrifuga dovuta alla rotazione della Terra garantirebbe la stabilità del cavo permettendo così a macchinari robot di arrampicarsi per trasportare materiali in orbita.

Il progetto di un ascensore spaziale potrebbe richiedere un investimento iniziale di miliardi di dollari, tuttavia una volta costruito sarebbe in grado di far risparmiare milioni di dollari rispetto all'utilizzo di razzi vettori. (anche perchè l'esosfera si sta riempiendo di detriti, che talvolta fa alzare di quota l'orbita dell'ISS)

Uno dei principali problemi è proprio il tipo di propulsione di cui l'ascensore dovrebbe essere dotato. A questo scopo, è stato istituito il premio Nasa, Power Beaming Challenge, di ben 2 milioni di dollari.

Il team che si è aggiudicato il premio si chiama LaserMotive, ha sede a Seattle. Come gli altri due concorrenti hanno utilizzato celle solari per assorbire energia da un laser a infrarossi posizionato a terra. Il robot di LaserMotive si è quindi arrampicato in soli quattro minuti per oltre 900 metri su un cavo attaccato ad un elicottero dell'Edwards Air Force Base a Mojave, in California.

L'ascensore spaziale è stato proposto per la prima volta dal russo Yuri Artsutanov, l'ascensore spaziale è stato poi celebrato poi dalla fantasia di Arthur C. Clarke, autore di capolavori come Le guide del tramonto e Incontro con Rama, di racconti memorabili come Sentinella [da cui il film di Kubrick], Incontro con Medusa o Canti della Terra Lontana. Clarke è stato anche scienziato e direttore della Società Interplanetaria Britannica, nonché ideatore della cosiddetta "orbita di Clarke", ovvero l'orbita geostazionaria attualmente sfruttata dai satelliti commerciali usati nelle telecomunicazioni.

L'autore e inventore inglese è anche tra i progettisti e i promotori dell'ascensore spaziale, un sistema per l'immissione di materiale e attrezzature su orbite basse, considerato pressoché unanimemente dagli esperti come la soluzione più promettente ed economicamente vantaggiosa per il futuro dell'esplorazione spaziale. Si può tranquillamente sostenere che sia tra gli autori di fantascienza che più hanno influito sul mondo come noi lo conosciamo oggi, con un impatto paragonabile al cyberspazio di matrice gibsoniana.

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