venerdì 15 aprile 2011

Lo zoo spaziale iniziato 60 anni fa

Una vera "Arca di Noé" orbitante, prima di lanciare nel cosmo equipaggi umani, per testare apparecchiature e mezzi. Missioni riuscite e missioni finite tragicamente, a partire dalla cagnetta russa Laika, lanciata con lo Sputnik 2. Morì, abbandonata nello spazio.

Il cane Laika
Una vera "Arca di Noè" orbitante, per scoprire i segreti del cosmo prima di lanciare nello spazio gli equipaggi umani. Sessant'anni fa, le "guerre stellari" per il predominio del vuoto cosmico furono combattute, anche loro malgrado, da scimmie, cani, gatti, topi, rane, ragni, api e addirittura pesci. Uno "zoo" spaziale precursore delle prime missioni con esseri umani per "testare" apparecchiature e mezzi in grado di portare l'umanità fuori dai confini della Terra.

E se nel 1947 gli Stati Uniti lanciano a bordo di razzi V-2 intere famiglie di moscerini, l'anno successivo tocca alla scimmia Albert, protagonista (involontaria) di una missione che però fallisce sul nascere. Riesce, invece, il lancio effettuato l'anno seguente(Albert II,): a bordo c'è sempre una scimmia, che raggiunge i 150 chilometri di altezza. Da allora, lo zoo orbitante delle missioni spaziali, anche dopo lo storico lancio del primo uomo nello spazio, l'astronauta russo Yuri Gagarin, si è arricchito di sempre nuovi protagonisti, pescati qua e là fra le varie specie animali: dai ragni ai topi, dai cani alle farfalle, dai gatti alle api, dai pesci agli scarafaggi, ai vermi, le lumache, i gamberi, agli scorpioni e anche alle ostriche.

L'astronauta a quattro zampe più famoso della storia spaziale è senza dubbio Laika, la cagnetta russa che per prima, nel 1957, orbitò intorno alla Terra a bordo della navicella spaziale Sputnik 2. Una delle ipotesi più accreditate fu che l'animale morì praticamente poche ore dopo il lancio a causa del surriscaldamento della cabina. Le sue "colleghe" Belka e Strelka, assieme a un coniglio, due topi e due ratti, furono le prime a tornare vive e vegete sulla Terra da un volo spaziale, a bordo dello Sputnik 5.

Insieme alle scimmie, i topi sono stati tra i primi animali a raggiungere lo spazio. Nell'agosto del 1950, il quinto lancio del razzo Albert aveva a bordo proprio un roditore. Sfortunato, però, dal momento che il paracadute di recupero non funzionò a dovere, causando la morte del topolino. Un altro missile americano, l'Aerobee, volò alla conquista dello spazio con una squadra di undici topi a bordo.

Seguì poi il test "Mouse in Able", che prevedeva il ritorno sulla Terra di tre topi di tre razzi differenti. Ma anche questa missione si concluse tragicamente. Dieci anni prima della missione Apollo che portò l'uomo sulla Luna, ancora una missione sfortunata, questa volta per 14 topi che morirono a bordo del razzo Jupiter.
Neppure alle due rane lanciate nello spazio dalla Nasa nel 1970 per una serie di esperimenti sull'assenza di peso andò bene: rimasero in orbita per ben 6 giorni, ma scomparvero con tutta la navetta negli abissi dello spazio al momento del rientro. Era andata meglio un paio di anni prima a due tartarughe inviate in missione nello spazio dai russi a bordo della navetta Zond 5. Al loro rientro sulla Terra, le tartarughe avevano perso peso, ma almeno erano sopravvissute. E nel novembre 1975, ancora tartarughe nello spazio, e ancora una volta lanciate dai russi: rimasero nel cosmo per ben 90 giorni.

In orbita ci sono andati pure i gatti. Il primo, nel 1963, è stato Felix, felicemente, è il caso di dire, rientrato sulla Terra a bordo del razzo francese Veronique. Una settimana più tardi i transalpini ritentarono, spedendo nel cosmo un altro felino, che però non fu fortunato come il suo predecessore e morì durante il rientro.

Skylab 3

Di ragni ne sono stati inviati tanti nello spazio, ma i primi in assoluto sono stati gli europei Arabella e Anita, a bordo dello Skylab 3, nel 1973. Si è osservato che gli aracnidi tessono sete più spesse con l'assenza di gravità, facendo però più fatica perchè agiscono con leggi a loro sconosciute. Anche i porcellini d'India sono stati astronauti per un giorno (e anche più), a bordo dello Sputnik 9 nel marzo del 1961, insieme a un cane di nome Chernushka, fatto passare come un finto cosmonauta ribattezzato Ivan Ivanovich e un assortimento di topi e rettili. Nel 1990 la Cina ha lanciato il satellite FSW-13 con a bordo oltre 60 tra piante e animali, porcellini d'India inclusi. Dopo otto giorni tutti di nuovo sulla Terra, senza perdite.

Alla conquista del cosmo sono partiti pure i pesci. Il primo è stato un mummichog, piccolo pesce d'acqua dolce, utilizzato spesso nei progetti di ricerca per la sua capacità di sopravvivere in condizioni ambientali estreme. E se il mummichog è stato il pioniere, tra i pesci, dei voli spaziali, molti altri ne hanno seguito la scia, dalle carpe ai pesci killer del Giappone, alle ostriche, sempre contenuti nello Skylab 3.

Fonte: Newton
Sub-fonte: Repubblica

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