lunedì 16 maggio 2011

Shuttle Endeavour: partiti!

Alle 14:56, ora italiana, la navetta si è staccata dal Pad 39/A di Cape Canaveral. A bordo il nostro Roberto Vittori, l'AMS e i 12 esperimenti DAMA
Lift-off!
Sono ufficialmente cominciati i 16 giorni di missione della Sts-134, ultimo volo della navetta Endeavour e penultimo di tutta la generazione Shuttle. Un piccolo guasto dell'ultima ora (letteralmente, visto che la notizia ha cominciato a circolare poco dopo le 13, ora italiana) aveva per un attimo fatto temere un nuovo rinvio. Ma questa eventualità è stata immediatamente smentita: si trattava - si è affrettata a far sapere la NASA - di un danno non preoccupante ad una piastrella di copertura vicina al portellone dell'equipaggio, riparato a tempo di record. Alle 13:33 era già tutto a posto. E così, alle 14:56 ora italiana (le 8:56:28 a.m. EDT a Cape Canaveral) lo Shuttle Endeavour si è staccato dal Pad 39/A con a bordo il suo preziosissimo carico.

"Come negli anni della corsa allo spazio l'Italia fu il terzo paese a volare in orbita, cinquanta anni dopo è ancora il terzo ad avere due astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale", ha commentato a caldo il Direttore generale dell'ASI Luciano Criscuoli.

"Un ottimo risultato che fa onore all'Agenzia Spaziale Italiana - ha dichiarato subito dopo il lancio il Direttore tecnico dell'ASIMario Cosmo - soprattutto per la parte scientifica, con AMS e con gli esperimenti di DAMA, dove siamo riusciti a mettere insieme il mondo delle Piccole e medie imprese, gli Enti di ricerca e le Istituzioni".

"Attraverso il ruolo avuto nella realizzazione di AMS - ha aggiunto Barbara Negri, che del programma è Project manager - l'industria italiana ha generato nuova tecnologia". "L'universo - ha concluso la Negri - si apre a noi come un grande laboratorio permanente e ci offre l'opportunità di studiare fenomeni che altrimenti non potremmo conoscere, come raggi cosmici, antimateria, materia oscura e materia strana".



Tutto è dunque filato nel migliore dei modi, esattamente come era stato previsto nella conferenza stampa di una settimana fa, l'8 maggio, quando Mike Leinbach e Mike Moses(rispettivamente, responsabile dei lanci dello Shuttle e manager associato del programma) avevano fatto il punto sulle riparazioni occorse dopo il guasto che il 29 aprile aveva lasciato a terra la navetta.
A "fare i capricci" a sole tre ore dal liftoff era stata la casella di distribuzione di energia, chiamata LCA-2, incaricata di alimentare diversi sistemi, compresi i riscaldatori del carburante dell'unità di alimentazione ausiliaria (APU-1) della navetta. Non è chiaro ancora il motivo del guasto ma, assicurano dalla NASA, ora l'Endeavour è finalmente pronto per compiere la sua ultima missione di sempre, la STS-134. Il lancio potrà essere seguito in diretta sul canale NASA Live di AsiTV.it.

Dopo l’incredibile sequenza di inconvenienti tecnici che hanno fatto slittare di 4 mesi l’ultimo volo del Discovery, ritardando inevitabilmente il via libera alla STS-134, l’Endeavour è comunque pronto alla sua “last mission” verso la ISS. “Last Mission” su cui sono puntati gli occhi di tutto il mondo, ma dell’Italia in particolare. Perché quando questo Shuttle si staccherà dalla terra della Florida diretto verso la Stazione Spaziale Internazionale, porterà nella pancia molti “pezzi” importanti del nostro Paese.

Prima di tutto Roberto Vittori, colonnello dell’Aeronautica Militare, che raggiungendo Paolo Nespoli ad oltre 350 chilometri sopra le nostre teste, ci regalerà il sogno della presenza di due astronauti italiani contemporaneamente sulla ISS. Il che è anche un bel modo di celebrare i primi 150 anni di vita dell'Italia unita. A questo proposito, è il caso di sottolineare che per la prima volta il tricolore letteralmente andrà nello Spazio: il Col. Vittori porterà infatti con sè sulla Stazione la bandiera consegnatagli dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo scorso 7 gennaio a Reggio Emilia.


Ma non è certo tutto qui. Perché con la STS-134 viaggeranno verso la ISS anche una serie di strumenti ed esperimenti estremamente importanti, in cui l’Italia ha giocato un ruolo di primissimo piano. A cominciare da AMS (Alpha Magnetic Spectrometer) il potente "cacciatore" di antimateria. La realizzazione di questo strumento, per una missione che durerà almeno tre anni sulla ISS, ha richiesto lo sviluppo di numerose tecnologie - in particolare il sistema termico e i rivelatori a silicio - molte delle quali realizzate dall’Agenzia Spaziale Italiana e dall'INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare). I ricercatori delle Sezioni INFN e dei Dipartimenti di Fisica delle Università di Bologna, Perugia, Pisa, Milano Bicocca e Roma “La Sapienza”hanno progettato e realizzato, infatti, alcuni tra i principali sistemi di identificazione dei raggi cosmici: Time of Flight, tracciatore al silicio, Star Tracker, RICH ecalorimetro elettromagnetico. Complessivamente, un quarto del laboratorio e della strumentazione scientifica parlano italiano. AMS è un rilevatore di particelle di nuova concezione, progettato per operare come modulo esterno sulla ISS, dove sfrutterà le condizioni uniche dello spazio per scandagliare l’universo e le sue origini, cercando antimateria e materia oscura attraverso misure di precisione della composizione e del flusso dei raggi cosmici.



Lo strumento studierà con un livello di accuratezza mai raggiunto prima (una parte su dieci miliardi) la composizione dei raggi cosmici primari indagando nuove frontiere nel campo della fisica delle particelle alla caccia dell’antimateriaprimordiale e della vera natura della materia oscura. AMS raccoglierà centinaia di milioni di raggi cosmici primari che, dopo essere stati accellerati da forti campi magnetici, hanno viaggiato moltissimi anni-luce prima di raggiungere l’esperimento.
Il team STS-134


A bordo dell'Endevour ci sarà posto anche per i sei payload italiani di DAMA, parte del programma congiuntoASI/Aeronautica Militare avviato nell’ambito dell’accordo di cooperazione nel settore del volo umano spaziale. Gli esperimenti di DAMA (DArk MAtter) hanno recentemente superato tutte le lunghe e complesse verifiche di safety imposte dalla NASA, e sono ora al centro di controllo di Houston per le ultime operazioni pre-volo. Selezionati a valle di un bando emesso dall'Agenzia Spaziale Italiana a giugno 2009, da una commissione congiunta ASI-AM, i sei payload porteranno a bordo della Stazione Spaziale Internazionale 12 apparati sperimentali sviluppati da altrettanti team scientifici e industriali nazionali.


Il rollout della navetta è stato regolarmente effettuato giovedì 10 marzo. L'equipaggio (ritratto nella foto qui a lato: a parte il Colonnello Roberto Vittori, mission specialist, il pilota Gregory H. Johnson e gli specialisti di missione Michael Fincke, Greg Chamitoff, Andrew Feustel) è pronto. E, soprattutto, è pronto il comandante, Mark Kelly, che a febbraio ha ripreso e poi completato la preparazioni dopo averla sospesa in seguito al tragico incidente che aveva coinvolto sua moglie a Tucson l'8 gennaio scorso.
Fonte: ASI

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