lunedì 29 agosto 2011

Preview libro: I bottoni di Napoleone

I bottoni di Napoleone. 17 molecole per cambiare la storia.


Trama:
Piperina, acido ascorbico, glucosio, cellulosa, nitroglicerina, fibroina, fenolo, isoprene, indigotina, acido acetilsalicilico, noretindrone, alcaloidi della segale cornuta, morfina-nicotina-caffeina, acido oleico, cloruro di sodio, freon, chinina: sono queste le 17 molecole che - come recita il sottotitolo del volume edito da Longanesi - ‘hanno cambiato il corso della Storia’. Esagerato? Forse. “Gli eventi storici - riconoscono nell’Epilogo gli stessi autori, Penny Le Couteur (docente di Chimica dall’esperienza trentennale) e Jay Burreson (ha condotto ricerche sui composti chimici nella vita marina) hanno quasi sempre più di una causa, cosicché sarebbe troppo semplicistico attribuire gli eventi menzionati in questo libro esclusivamente alla strutture chimiche”. Quel che però appare indiscutibile, secondo i due studiosi, è che “le strutture chimiche hanno svolto un ruolo essenziale, e spesso non riconosciuto, nello sviluppo della civiltà”. Vediamo perché.

La piperina (la molecola del pepe) ad esempio, insieme alle molecole aromatiche della cannella, dei chiodi di garofano, della noce moscata e dello zenzero, alimentò “una ricerca mondiale che introdusse l’epoca delle grandi scoperte geografiche” e portò alla formazioni dei grandi imperi portoghese e spagnolo e di grandi compagnie commerciali come la potentissima Compagnia Olandese delle Indie orientali. L’epoca delle grandi scoperte geografiche prese impulso dalle molecole del commercio delle spezie, ma fu la mancanza di un’altra molecola che rischiò di mettervi fine: lo scorbuto - una malattia devastante causata dalla mancanza della molecola dell’acido ascorbico, la vitamina C della dieta - provocava infatti un’altissima mortalità all’interno delle imbarcazioni. Ancora: la rivoluzione industriale - determinante per lo sviluppo di Paesi e continenti - deve il suo inizio ai profitti realizzati da due composti, lo zucchero e il cotone. “I profitti ricavati dallo zucchero fornirono il capitale iniziale per la crescente industrializzazione britannica”, scrivono Le Couteur e Burreson, mentre “il commercio del cotone diede il via alla rapida espansione economica della Gran Bretagna fra fine Settecento e inizio Ottocento”.
E poi ancora: la seta, originaria della Cina, diede un contributo allo sviluppo delle basi finanziarie del Rinascimento italiano; lo sviluppo delle armi da fuoco trasformò le tecniche della guerra; la gomma rivoluzionò il trasporto su strada. All’origine di ogni cambiamento epocale ci sono sempre molecole o gruppi di molecole. Buone, come quelle alla base dei farmaci miracolosi (aspirina, penicillina, chinina), ma anche cattive come quelle della stregoneria (l’acido acetilsalicilico e gli alcaloidi della segale cornuta).

E i bottoni di Napoleone, richiamati nel titolo del libro, che c'entrano in tutta questa vicenda? C’ entrano, in quanto i bottoni di stagno delle uniformi francesi, disintegrandosi al gelo dell'inverno russo e impedendo agli uomini di combattere, avrebbero portato - secondo una divertente teoria - alla sconfitta dell'esercito dell'imperatore nella campagna di Russia del 1812. Anche in questo caso, dunque, all’origine di uno degli eventi storici che ha cambiato la storia del mondo c’è una molecola: quella, appunto, dello stagno.

Roald Hoff-mann, premio Nobel per la chimica nel 1981: “Qualche atomo aggiunto qui, qualcuno sottratto là: ecco tutto ciò che fa la differenza tra le caratteristiche sessuali maschili e femminili, fra una molecola innocua e una letale. In che modo tutto questo funzioni, e come in realtà la cultura sia stata plasmata dalla chimica, è l'argomento di questo libro di grandissima leggibilità”. Un libro che per Oliver Sacks, professore di neurologia clinica, nonché brillante scrittore (nel 2002 ha pubblicato ‘Zio Tungsteno. Ricordi di un’infanzia chimica’) “sa intrecciare brillantemente chimica e cultura”.

Commento personale:
francamente, non avrei mai immaginato come 17 molecole abbiano cambiato il corso della storia . E' davvero incredibile. Questo libro contiene colpi di scena, curiosità e soprattutto, molta storia. Le formule chimiche non disturbano la piacevolezza della lettura, anzi, la rendono decisamente più interessante. Nella lettura, il libro non stanca mai. Basti pensare che in un giorno sono persino arrivato a leggere 120 pagine (record assoluto).

Impressioni positive:
  • 17 storie accattivanti
  • Il libro è decisamente scorrevole
  • Semplicemente squisito
  • Copertina accattivante
Voto: 9/10




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