Termovalorizzatori in piena attività... di distruzione. |
L'incremento dell'efficienza energetica, il ricorso all'energia nucleare e il sempre maggiore contributo delle energie rinnovabili, almeno allo stato attuale non sembrano in grado di compensare la crecita della domanda globale di energia, soprattutto nei paesi in via di sviluppo.
Pur con ampie variazioni nei trend di emissione, i paesi industrializzati riusciranno probabilmente a soddisfare collettivamente gli obiettivi di Kyoto di una riduzione del 5,2 per cento delle emissioni entro il 2012, parzialmente grazie alle riduzioni delle emissioni delle economie in transizione nei primi anni novanta e più recentemente a causa della recessione del biennio 2008-2009.
Sono questi i dati contenuti nel rapporto “Long-term trend in global CO2 emissions”, redatto dal Joint Research Centre e dalla PBL Netherlands Environmental Assessment Agency per la Commissione europea.
Il rapporto, basato sui recenti risultati dell’Emissions Database for Global Atmospheric Research (EDGAR) e sulle ultime statistiche riguardanti l’uso dell’energia e altre attività, mostra una notevole variabilità regionale tra i diversi paesi industrializzati.
Nel periodo 1990-2010, nell’Europa dei 27 (EU-27) e in Russia, le emissioni di CO2 sono diminuite del 7 e del 28 per cento, rispettivamente, mentre negli Stati Uniti sono aumentate del 5 per cento. In Giappone infine sono rimaste più o meno costanti.
I paesi industrializzati che hanno ratificato l’accordo di Kyoto e gli Stati Uniti nel 1990 erano responsabili di circa i due terzi delle emissioni di CO2, ma la loro quota è ora scesa a circa la metà del totale. In definitiva è cresciuta la quota che si deve ai paesi emergenti, che hanno portato a registrare un incremento del 5,8 per cento delle emissioni complessive tra il 2009 e il 2010.
All’incremento hanno contribuito maggiormente le grandi economie del mondo: Cina, Stati Uniti, India ed EU-27 hanno avuto incrementi rispettivamente del 10 per cento, 4 per cento, 9 per cento e 3 per cento.
Di Folco Claudi
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