Grattacieli verdi al cui interno vengono coltivati prodotti agricoli. Sono le vertical farm o fattorie verticali, costruzioni che sfidano la concezione secondo la quale le città sono luoghi in cui si concentra una enorme domanda di beni, ma si producono solo servizi. E che rappresentano una vera svolta per il futuro delle metropoli, oggetto di un continuo inurbamento, che nei prossimi 20 anni comporterà rischi significativi sia per gli abitanti che per l'ambiente globale e la biodiversità.
|
Londra Tower Farm, impressione artistica |
L’ultimo progetto è la London Tower Farm, ideata dallo studio messicano
Xome arquitectos per il concorso
LOFT AWR 2011 design competition. Si tratta di un edificio che consente ai residenti non solo di coltivare frutta e verdura, ma anche di generare energia elettrica, dicatturare l'acqua piovana, e di abitare in un ambiente in cui “la gente può svolgere diverse attività, come fare shopping, lavorare, vivere in una atmosfera rigenerativa”. La London Tower Farm crea, in questo modo, un mini-ecosistema che consente agli abitanti di ridurre la loro impronta ecologica sul pianeta.
Partendo dal dato secondo il quale entro il 2050 più del 71% della popolazione vivrà in aree urbane, gli architetti hanno voluto ideare la London Tower Farm, che ricorda un alveare, basandosi sull’elemento chimico del carbonio, a cui si ispirano tutte le forme geometriche che strutturano l’edificio.
Le abitazioni si collocano nel perimetro esterno, mentre le coltivazioni sono al centro dell’edificio, in modo da renderle facilmente accessibili ai “residenti-contadini”. Dai tetti e dalle finestre, infine, spuntano arbusti e rampicanti, che rendono anche la facciata più “verde”.
Un bel modo, le vertical farm, per consentire alla natura di riappropriarsi delle grigie e sterili città di oggi.
Di Roberta Ragni
Approfondimenti:
i
10 grattacieli (o torri) più verdi del mondo
Nessun commento:
Posta un commento