venerdì 16 settembre 2011

Scoperto un pianeta con due soli

Trent'anni fa, Lucas dipingeva in Guerra Stellari un mondo, Tatooine, con due Soli nel suo cielo. Secondo il modello di formazione planetaria accettato all'epoca, questa era una cosa impossibile.

Illustrazione artistica del pianeta Kepler-16b, il primo pianeta scoperto in orbita intorno a due stelle.
Per anni gli scienziati hanno pensato che i disturbi gravitazionali causati dalla presenza di due stelle non avrebbe permesso la formazione di pianeti in orbite stabili. Ma adesso, grazie alla missione Kepler, è stato finalmente scoperto un pianeta che dimostra che questo è possibile. Questo lontano mondo, chiamato Kepler-16b, si trova a 200 anni luce dalla Terra.

"Questa scoperta è sorprendente. Ancora una volta, quello che era fantascienza è diventato realtà", ha commentato Alan Boss, del Carnegie Institute a Washington, che con i colleghi dello Harvard-Smithsonian Center, della Yale University, del SETI e di altre istituzioni firma un articolo pubblicato su Science.

Keplero-16b, situato a circa 200 anni luce dalla Terra, è un pianeta gassoso che ha una massa pari a un terzo e un diametro pari a tre quarti di quelli di Giove e orbita attorno alle sue due stelle a una distanza analoga a quella di Venere dal Sole, con un periodo di 229 giorni. Tuttavia, dato che, con una massa rispettivamente pari a 0,6 e 0,2 masse solari, entrambi i soli di Kepler-16b sono più piccoli e freddi della nostra stella, la temperatura superficiale è decisamente più bassa, oscillando fra i 170 e i 200 K.

La scoperta del pianeta è stata possibile in seguito all'osservazione del complesso schema di variazioni di luminosità e di eclissi delle stelle rilevato dalla sonda Kepler, ma per poter giungere alla conclusione che si trattava di un singolare sistema planetario, i ricercatori hanno avuto bisogno di un supplemento di informazioni che sono riusciti ad ottenere grazie all'uso del Tillinghast Echelle Spectrograph (TRES) montato sul telescopio da 60 pollici dello Smithsonian Astrophysical Observatory, in Arizona. I ricercatori hanno così scoperto che le due stelle orbitano una intorno all'altra ogni 41 giorni a una distanza media di 34 milioni di chilometri.

“Si tratta di una scoperta interessante ed in un certo senso attesa – commenta Raffaele Gratton dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Padova -, perché ci sono state diverse ricerche finalizzate a trovare pianeti circumbinari. Molti pianeti sono stati trovati in sistemi stellari multipli incluso quello triplo trovato da noi qualche mese fa (HD132563Bb), ma in tutti i casi finora il pianeta ruotava attorno ad una delle due stelle in un sistema binario molto largo. In questo caso invece le stelle sono molto vicine tra loro, mentre il pianeta orbita attorno ad entrambe. Qualche anno fa c’era già stato in particolare uno studio basato sulle velocità radiali che aveva dichiarato di aver trovato effettivamente un pianeta circumbinario (attorno ad un altro sistema, non quello di questo studio), ma poi il risultato non è stato confermato da ulteriori osservazioni. Penso che questa sia la volta buona”.

“Ci sono stati diversi studi teorici sulla formazione di pianeti in dischi attorno a stelle binarie strette”, conclude Gratton. “Le simulazioni mostrano che questo è possibile, anche se potrebbe essere difficile produrre pianeti molto più grandi di Saturno. Kepler-16b ha una massa simile a Saturno, quindi non contraddice questi studi. Sarebbe naturalmente importante scoprirne altri, in modo da poter verificare meglio se i modelli siano corretti o meno”.


Per anni si è parlato della possibilità di trovare pianeti terrestri in questo sistema, e questa nuova scoperta è sicuramente un bel incoraggiamento per cercare ancora.

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