giovedì 15 settembre 2011

Il razzo del futuro

Lo Space Launch System porterà gli astronauti verso la Luna, gli asteroidi e in direzione di Marte.

Impressione artistica del Sistema di Lancio Spaziale.
Si è appena conclusa una storica conferenza stampa in cui gli amministratori della NASA, insieme a vari rappresentati del Congresso degli USA, hanno annunciato l'inizio dei lavori per lo sviluppo e la costruzione di un nuovo veicolo spaziale chiamato, per ora, solo "Space Launch System (SLS)" che consisterà in un nuovo razzo pesante avanzatissimo in grado di portare astronauti ben oltre l'orbita della Terra, ed in grado di alzare molto più peso non solo rispetto allo Shuttle, ma persino rispetto al glorioso Saturn V, delle missioni Apollo. "Lo Space Launch System darà alla nazione le capacità di andare oltre, i nostri attuali limiti, in modo sicuro, conveniente e sostenibile, per aprirci la porta verso nuove scoperte, dalla prospettiva unica e vantaggiosa dello spazio" hanno dichiarato gli ufficiali NASA durante la conferenza.

“Questo sistema di lancio creerà posti di lavoro ben retribuiti per gli americani, e assicurerà il nostro ruolo di leader del panorama aerospaziale, oltre ad ispirare milioni di persone in tutto il mondo”, ha dichiarato l’amministratore NASA Charles Bolden.
“Il Presidente Obama ci aveva sfidato ad essere intraprendenti e pensare in grande, ed è esattamente quello che stiamo facendo qui alla NASA. Mentre io vado fiero di aver potuto volare su uno Space Shuttle, gli esploratori di domani potranno sognare di camminare, un giorno, su Marte”.

La scelta di questo sistema di lancio è il risultato di un proesso di revisione di potenziali design durato per mesi, con lo scopo di selezionare un razzo non solo potente, ma anche evolviibile in modo che si potesse adattare a differenti missioni, via via che si presenteranno specifiche opportunità o novità tecnlologiche.

“Ora che abbiamo scelto una nuova, potente architettura i lancio per carichi pesanti, la NASA potrà dar corso alla costruzione del razzo e dei mezzi spaziali necessari per le nuove, ambiziose missioni destinate allo spazio profondo” ha affermato John P. Holdren, consigliere del Presidente per le questioni scientifiche e tecnologiche. “Sono eccitato dal nuovo cammino intrapreso dalla NASA e dal fatto che ci consentirà di mantenere l’America come nazione leader nell’esplorazione umana dello spazio”.

L’SLS trasporterà equipaggi oltre l’orbita terrestre in una capsula chiamata Orion MPCV. Il razzo utilizzerà idrogeno e ossigeno come propellenti in forma liquida, che andranno ad alimentare cinque motori RS-25D/E (gli Space Shuttle Main Engine) nello stadio centrale e un J2-X nello stadio superiore.
Lo sviluppo dei boosters invece sarà affidato ad una gara basata sui requisiti di performance.

La decisione di adottare lo stesso tipo di propellente per lo stadio centrale e per quello superiore si basa su analisi della NASA che avevano dimostrato come questa comunanza consentisse di ridurre i costi e aumentare la flessibilità.
I primi lanci saranno effettuati con una versione del razzo capace di sollevare dalle 70 alle 100 tonnellate, per poi evolvere verso la piena capacità di carico, pari a 130 tonnellate.

Il Senatore Bill Nelson, ha spiegato come il nuovo piano della NASA viene fuori dal budget autorizzato l'anno scorso, che prevede anche la sopravvivenza della Stazione Spaziale Internazionale fino ad almeno il 2020, con la gestione dei lanci affidata man mano sempre più ai privati in competizione tra loro, che miglioreranno i razzi, abbassando i prezzi per arrivare alla ISS e per lanciare satelliti in LEO (Low Earth Orbit). 
Nelson ha anche smentito le voci secondo le quali i costi totali sarebbero il doppio rispetto al previsto, specificando che i costi saranno molto più piccoli di quanto previsto l'anno scorso. "Lungo un periodo di 5-6 anni, nel decreto di autorizzazione, il costo per il razzo sarà di non più di $11.5 miliardi, ed il costo di lancio per questo nuovo sistema sarà di $10 milioni per razzo". Inoltre, il costo per lo sviluppo dell'Orion MPCV, è di $6 miliardi con un'aggiunta di $2 miliardi necessari per lo sviluppo dell'infrastruttura a terra che permetterà il lancio. Il totale sarà quindi di $18 miliardi da adesso fino al 2017, quando il sistema dovrà essere pronto per il primo lancio di prova, con il primo lancio pilotato da astronauti previsto per il 2021. Il piano poi è di fare dei voli di prova una volta all'anno, di una complessità sempre maggiore, prima del lancio effettivo verso un asteroide, nel 2025.

"Lo Space Launch System sarà il primo veicolo di classe-esplorazione spaziale profonda dai tempo del Saturn V, che portò gli astronauti sulla Luna, 40 anni fa. Con la sua enorme capacità di portare grandi pesi in orbita, l'SLS espanderà la nostra presenza nel Sistema Solare e ci permetterà di esplorare lo spazio intorno alla Luna, dei asteroidi vicini alla Terra, Marte, le sue Lune e un giorno anche oltre. Impareremmo di più riguardo a come il Sistema Solare si è venuto a formare, da dove ha origine l'acqua ed i composti organici sulla Terra e come la via potrebbe essere sostenuta in posti lontani dall'atmosfera della Terra ed espanderemmo i confini dell'esplorazione umana. Queste scoperte cambieranno il modo in cui pensiamo a noi stessi, al nostro pianeta e al nostro posto nell'universo.

L'animazione:



Curiosità
Sia SLS che la capsula Orion erano stati cancellati dal presidente Obama assieme al lanciatore minore Ares che aveva già compiuto un volo di collaudo. Entrambi facevano parte del programma Constellation varato da Bush per tornare sulla Luna e poi viaggiare verso Marte. Tutti erano concepiti facendo ricorso a tecnologie già sviluppate con lo shuttle e il Saturno-V. Obama aveva criticato questo approccio sostenendo che non si sviluppavano in questo modo nuove tecnologie. Ma il Congresso americano dopo una lunga lotta ha costretto il presidente ad accettare la rinascita sia del grande razzo che della capsula affidando alla Nasa il compito di predisporre i progetti relativi. Il risultato è stato che, per quanto riguarda la capsula, è rinata Orion (già impostata) e per il razzo è tornato il progetto considerato con la tecnologia in parte derivata, appunto, da shuttle e Saturn-V. In questi mesi il Congresso aveva criticato aspramente l’amministratore della Nasa Bolden perché non si decideva a presentare il piano del nuovo vettore spaziale andando oltre le date stabilite. Ora finalmente la scelta è stata annunciata e bisognerà passare dalle parole ai fatti. E questa è una sfida non da poco. Ma il passo compiuto è importante.

Fonti:

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