lunedì 30 aprile 2012

La scientificità delle brutalità mattutine delle mamme

Dopo un numero indefinito di ore di sonno, vostra madre fa irruzione nella vostra stanza e, per farvi alzare subito, spalanca le finestre. In questo modo, oltre a rovinarvi il risveglio, vi sta facendo un piccolo favore.


Una finestra che dà sulla pace.
Gioite!
Anche quando un professore, con un discreto accento del Sud (o anche senza accento), vi dice "Te mando a cambia' aria!", sotto sotto è altruista. Oltre ad essere un modo più che persuasivo per ottenere il nostro silenzio,  può essere un favore salutare.

La qualità dell’ambiente in cui viviamo è strettamente legata alla purezza dell’ atmosfera e degli alimenti di cui ci nutriamo e, purtroppo, l’aria delle nostre case è più inquinata dell’aria esterna.
La maggior parte delle volte non siamo consapevoli del rischio o dell’effettivo inquinamento del luogo in cui viviamo o in cui svolgiamo la maggior parte delle nostre attività quotidiane, ma in alcuni frangenti possiamo agire consapevolmente, ad esempio nella scelta degli alimenti e nella “cura” dell’aria che respiriamo in casa.

La casa in cui viviamo è infatti il punto di partenza per vivere in modo più sano: rendere salubre l’aria di casa è il primo passo per un miglioramento significativo della nostra salute “a lungo termine”.
In casa vi è un doppio accumulo di sostanze non salutari: agli scarichi delle auto e polveri che entrano dall’esterno si aggiungono le sostanze nocive rilasciate da vernici, polvere, acari, riscaldamenti, lieviti, muffe, batteri.

Mobili, detersivi e vernici sono i principali responsabili del rilascio di formaldeide, mentre gli elettrodomestici emettono quantità silenti di ozono. Poi ci sono sempre gli onnipresenti acari accompagnati a volte da muffe e funghi.
Quindi, soprattutto per coloro che vivono in città, tenere serrate le finestre per paura che lo smog entri in casa non è paradossalmente la scelta migliore perché così facendo consentiamo all’inquinamento domestico di intossicare l’aria che respiriamo.
Innanzitutto per favorire un buon ricambio si dovrebbero aprire le finestre e le porte per non più di 5-10 minuti, altrimenti c’è il rischio che la casa si raffreddi se siamo in pieno inverno. Dopo aver fatto la doccia, è un errore aprire la finestra e la porta del bagno, perché l’umidità potrebbe invadere le altre zone della casa, mentre è bene che il vapore fuoriesca unicamente dalla finestra. Il tasso di umidità in casa non dovrebbe superare il 55% e potete tenerlo sotto controllo mediante un igrometro.

Questo articolo non vuole giustificare i modi finissimi adottati da molte mamme per far svegliare i propri figli. Vorrei dare un senso allo scopo di quell'azione apparentemente cattiva.


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