Una finestra che dà sulla pace. |
Anche quando un professore, con un discreto accento del Sud (o anche senza accento), vi dice "Te mando a cambia' aria!", sotto sotto è altruista. Oltre ad essere un modo più che persuasivo per ottenere il nostro silenzio, può essere un favore salutare.
La qualità dell’ambiente in cui viviamo è strettamente legata alla purezza dell’ atmosfera e degli alimenti di cui ci nutriamo e, purtroppo, l’aria delle nostre case è più inquinata dell’aria esterna.
La maggior parte delle volte non siamo consapevoli del rischio o dell’effettivo inquinamento del luogo in cui viviamo o in cui svolgiamo la maggior parte delle nostre attività quotidiane, ma in alcuni frangenti possiamo agire consapevolmente, ad esempio nella scelta degli alimenti e nella “cura” dell’aria che respiriamo in casa.
La casa in cui viviamo è infatti il punto di partenza per vivere in modo più sano: rendere salubre l’aria di casa è il primo passo per un miglioramento significativo della nostra salute “a lungo termine”.
In casa vi è un doppio accumulo di sostanze non salutari: agli scarichi delle auto e polveri che entrano dall’esterno si aggiungono le sostanze nocive rilasciate da vernici, polvere, acari, riscaldamenti, lieviti, muffe, batteri.
Mobili, detersivi e vernici sono i principali responsabili del rilascio di formaldeide, mentre gli elettrodomestici emettono quantità silenti di ozono. Poi ci sono sempre gli onnipresenti acari accompagnati a volte da muffe e funghi.
Quindi, soprattutto per coloro che vivono in città, tenere serrate le finestre per paura che lo smog entri in casa non è paradossalmente la scelta migliore perché così facendo consentiamo all’inquinamento domestico di intossicare l’aria che respiriamo.
Innanzitutto per favorire un buon ricambio si dovrebbero aprire le finestre e le porte per non più di 5-10 minuti, altrimenti c’è il rischio che la casa si raffreddi se siamo in pieno inverno. Dopo aver fatto la doccia, è un errore aprire la finestra e la porta del bagno, perché l’umidità potrebbe invadere le altre zone della casa, mentre è bene che il vapore fuoriesca unicamente dalla finestra. Il tasso di umidità in casa non dovrebbe superare il 55% e potete tenerlo sotto controllo mediante un igrometro.
Questo articolo non vuole giustificare i modi finissimi adottati da molte mamme per far svegliare i propri figli. Vorrei dare un senso allo scopo di quell'azione apparentemente cattiva.
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