domenica 22 aprile 2012

L'apologia dei Gentili

Quante persone sono credenti senza nemmeno aver conosciuto la parola di Dio? Perchè la maggioranza di questi non è praticante ma crede in un'entità Superiore? La paura e la stupidità sono le cause fondamentali della religione, del potere, dell'autorità e perché no, anche della vanità.


So say we all...? (Gemenon)
Nel libro Come imparare più cose e vivere meglio, ho trovato una riflessione bellissima sul credo. Ciò che seguirà è tratto dall'opera di Roberto Vacca.

[..] A 16 anni comincia ad avere forti dubbi sulla fede cristiana per motivi puramente razionali. Qualche tempo dopo fui convinto dagli argomenti forniti da Kant nella Critica della Ragion Pura, contro ogni dimostrazione dell'esistenza di Dio. Poi confermai queste convinzioni ragionando su tutte le assurdità e le incongruenze della religione cristiana e di tutte le altre religioni. Ora cercherò di giustificare questo mio punto di vista.
Sappiamo che ci sono teorie sviluppate negli ultimi 200 anni [..] che non spiegano solo un tipo di evento, ma ne spiegano molti insieme. [..] Sono, dunque, teorie molto generali. Sono razionali e complesse. Quelle di Newton sono molto più semplici di quelle di Maxwell o di Einstein, ma Newton dovette fare uno sforzo immane per arrivare a definirle la prima volta.
Le religioni cercano di dare spiegazioni ancora più generali di quelle che ho appena citato. A me non sembrano plausibili perchè non sono basate su fatti osservati, nè su argomenti ragionati chiaramente.
Ho l'impressione che ci sia in giro sempre meno gente che crede in Dio - perciò darò una risposta molto breve alla domanda:
"Esiste un Dio che ha creato l'universo, che pensa e che ha pianificato anche eventi che accadranno fra milioni di anni?"
Un Dio definito così sarebbe una persona. A prima vista questa idea può non sembrare assurda. Dovrebbe implicare da parte di Dio una sapienza infinita e anche potenza e razionalità infinite. Ora, gli dei della maggior parte delle religioni propongono agli uomini ingenui test di comportamento o confusi libri rivelati che in realtà rispecchiano i caratteri etnologici di popolazioni antiche. Questi dei, quindi, non sembrano affatto avere quelle risorse infinite di cui parlavo. A me sembra che ci sia più sapienza, più umanità e più bontà sparse negli scritti dei greci e dei romani, che non nel vangelo. Succede a tutti noi di cercare delle scorciatoie o delle vie che appaiono meno ardue, anche se questa apparenza è irrazionale o se quelle vie costeggiano la magia. Le profezie e le rivelazioni sono un particolare tipo di scorciatoia. Ci scivoliamo dentro, quando abbandoniamo la ragione in favore di credenze facili e prive di senso, spesso ereditate dai nostri antenati. Queste credenze hanno ispirato grandi artisti (che sono stati ispirati anche da tante altre cose), ma non hanno mai portato nessuno più vicino alla realtà o alla verità.[..] Anche le utopie selvagge dei terroristi europei contemporanei sono ridicole. Promettono una società futura basata su una giustizia assoluta ed estrema, libera dallo sfruttamento, con poco lavoro e molta ricchezza per tutti. Non dicono niente dei modi in cui realizzarla, nè delle garanzie date agli individui. Nel frattempo uccidono o mutilano un po' di gente, tanto per dare uno primo esempio di quanto sarà bello dopo.
I doni soprannaturali delle religioni appaiono nebbiosi e irreali come i doni utopici dei politici ideologici. Non è per caso che le grandi rivoluzioni ideologiche dei francesi nel 1789 e dei russi nel 1917 siano state tradite rapidamente. Invece le rivoluzioni più pragmatiche degli americani nel 1776 e dei francesi nel 1871, hanno avuto effetti più durevoli.
Se le religioni e le ideologie politiche offrono solo guide illusorie, ci sono altre regole generali di comportamento?
Si. Ce ne sono molte e buone. La prescrizione di Kant che ogni azione dovrebbe essere progettata come se dovessimo basare su di essa una norma universale, è significativa, anche se è difficile metterla in pratica. [..] Essenzialmente sono convinto che non ci sono verità ultime.
I miei punti di vista sono stati molto influenzati da Bertrand Russel e da Karl Popper. [..] Io non seguo alcuna fede e credo che sia necessario sfatare la leggenda secondo cui chi non ha fede vive una vita grigia, triste e insoddisfatta.
Le leggende di questo tipo sono diffuse da quelli che hanno fermissime fedi politiche o religiose. Sostengono che le loro credenze non possono essere ignorate perchè rappresentano l'unica speranza. Chi non condivide quelle speranze deve essere un disperato, anche se non lo ammette. [..] Io cerco di ricorrere sempre alla ragionevolezza - e non solo alla razionalità. Questo non mi rende disumano, nè simile a un robot. Anzi è parecchia la gente che cerca i miei consigli sui poteri benefici dell'imparare e le mie parole di consolazione ( che non promettono premi illusori soprannaturali, nè storici) quando debbano affrontare prove dure e inevitabili.
Credo che ormai cominciamo a essere in maggioranza in molte parti del mondo. Non ci notano perchè non cerchiamo di convertire nessuno e non rompiamo le scatole agli altri con la nobiltà delle nostre credenze. Non ci riconoscono, perchè non ci chiamiamo nemmeno con un nome comune.
Non siamo atei: questa parola significa "senza Dio". Invece a noi non manca niente. Sono le persone religiose che hanno qualcosa di troppo: hanno troppa fede senza fondamento. Non siamo agnostici. Questa parola significa "che non sanno". Invece non ci manca la conoscenza: ci sono cose che sappiamo e cose che ignoriamo e cerchiamo di non confondere le une con le altre.
Credo che dovremmo chiamarci "gentili". Questa parola viene dal latino gens - che vuol dire una gente, una tribù. Gli ebrei e i cristiani chiamavano "gentili" i non ebrei o i non cristiani, intendendo dire che appartenevano a un'altra gente, a un'altra tribù. E' così: apparteniamo a un'altra tribù. E poi cerchiamo spesso di essere proprio gentili - invece che rompiscatole, maleducati.

1 commento:

  1. Ciao, se hai tempo, trova in biblioteca i due testi che seguono. Possono essere utili nelle tue argomentazioni, in quanto si focalizzano proprio su alcuni dei punti che identifichi nel tuo post.
    Ecco le coordinate dei testi e le mie recensioni su aNobii: "Babbo Natale, Gesù adulto. In cosa crede chi crede?", Maurizio Ferraris, 2006, Bompiani, 9788845257933 - recensione: "Babbo Natale, Gesù Adulto. In cosa crede chi crede, ovvero... 'Spesso chi crede, non crede di credere davvero. E lo sa. E anche no', http://www.anobii.com/books/Babbo_Natale,_Ges%C3%B9_adulto/9788845257933/0134a87a902dbe50a7/
    e (il titolo è provocatorio...) "Sia fatta la Sua volontà. Non vedo via d'uscita dalla miseria del mondo se non Gesù come uomo politico", Bernard Shaw, 2011, Chiarelettere (Instant book), 9788861901759 - recensione: "Sia fatta la sua volontà... ovvero "Gesù come uomo politico dell'era moderna"!, http://www.anobii.com/books/Sia_fatta_la_Sua_volont%C3%A0/9788861901759/011164a7eb3a420594/

    A presto, Alex

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