sabato 7 aprile 2012

L'urbanizzazione a Grafene

Durante la storia dell'umanità, alcune grandi idee ingegneristiche sono nate dall'osservazione della natura. E' il caso di Leonardo e il volo. Ebbene, recentemente mi sono ispirato alla struttura del grafene per poter creare un modello alternativo d'urbanizzazione a quello occidentale.

La struttura del grafene
La città che ho ideato su Cities XL 2012 avente struttura esagonale. Gli esagoni non sono uguali a quello del grafene, ma ho cercato di avvicinarmi. Clicca sull'immagine per poterli vedere meglio.
Dimensioni città: 39914 abitanti. 




Sul web si può trovare una vasta gamma di informazioni per quanto riguarda i problemi dell'urbanizzazione occidentale. Ad esempio su LeScienze viene detto
"In tutto il mondo la gente ha abbracciato sempre di più stili di architettura e di urbanizzazione occidentali, che richiedono un uso intenso delle risorse e che spesso non sono adattati ai climi locali. Così, la periferia nordamericana è diventata globale, e gli sviluppi urbani dipendenti dalle automobili sono sempre più la norma".
La questione non è se urbanizzare, ma come, dice Mikhail Fragkias dell'Arizona State University. Purtroppo, aggiunge, l’attuale modello di espansione urbana mette a rischio l'umanità  a causa dei gravi problemi ambientali che comporta.

Oltre il 70 per cento delle attuali emissioni di CO2 va a soddisfare le esigenze della città. Si stima che le emissioni di CO2 delle aree urbane siano passate dai 15 miliardi di tonnellate del 1990 ai 25 del 2010, per arrivare a 36,5 miliardi di tonnellate entro il 2030, assumendo gli attuali livelli di crescita.

"Il modo in cui  sono cresciute le città dopo la Seconda Guerra Mondiale non è sostenibile né socialmente né ambientalmente: l'impatto dell'espansione urbana in corso è troppo grande per continuare", ha aggiunto Seto.  Fonte
Durante l'infanzia e durante l'adolescenza ho giocato a Sim City, Sim City4 e Cities XL 2011 costruendo tutte le città basate sull'urbanizzazione occidentale. Per tutto questo devo ringraziare mio fratello che è riuscito a trascinarmi, a sua insaputa, in questo mondo che richiede un tipo di creatività e di amministrazione piuttosto particolari.
Nella maggior parte dei casi adottavo uno stile a scacchiera (tipicamente romano). Recentemente mi sono accorto che questo stile è poco personalizzabile, a mio avviso, per quanto riguarda i tipi di sviluppo realizzabili. Mi spiego: i quartieri che possono essere creati, sono fatti senza abbastanza supporto stradale (è un concetto poco chiaro e ostico, cercherò di concretizzarlo più avanti). Di conseguenza, si crea molto traffico. Questo mio pensiero rappresenta solamente la mia esperienza da sindaco virtuale. Però si sa benissimo che i videogiochi sono un ottimo mezzo per simulare la realtà, qualunque essa sia.

Dimensioni città: 39914 abitanti. Nessun problema di traffico. I mezzi pubblici sono abbastanza utilizzati.
Guardando la seconda immagine, potrete notare delle zone verdi e delle zone bianche. Le prime rappresentano le residenze ad alta densità delle classi sociali (operai generici, operai specializzati, dirigenti ed elite); le seconde rappresentano invece i tipi di posti di lavoro che ho voluto inserire (uffici e negozi), e quindi anche il tipo di sviluppo economico. In questo caso l'economia della città è basata sugli uffici, e sull'esportazione dei servizi di quest'ultimi (nel gioco si chiamano gettoni). Tuttavia si possono provare moltissimi altri modelli di sviluppo economico, ad esempio quello basato sull'industria tecnologica. In questo caso, però, il piano urbanistico avrebbe bisogno di qualche ritocco (appena più in basso verrà spiegato come).
Tutta questa possibilità di scelta è possibile perchè l'urbanizzazione a Grafene è versatile: la città e le zone dedicate all'industria (o qualsiasi altro tipo di attività) sono espandibili senza problemi. Esistono numerosissime forme su cui basare la propria città. Quella che ho scelto io è visibile sempre nella seconda immagine. Dato che si ha a che fare con esagoni e gli esagoni sono anche alla base della geometria frattale della neve (frattale lineare, NB), la scelta delle forme è vastissima: ognuna ha la sua caratteristica per il tipo di sviluppo che si vuole attuare. Ad esempio, facendo una modifica al piano intuibile dalla terza immagine (in basso), si può generare un sistema di produzione agricolo locale, diminuendo in modo drastico le emissioni di CO2 causate dall'importazione. E badate bene, ad ogni aumento del raggio della città, aumentano anche gli esagoni investibili nell'agricoltura! (anche questo concetto è un po' ostico)
Quindi si può dire che l'urbanizzazione in questione può rendere autosufficiente e sostenibile una città o un paese.
Come ho precisato nella didascalia, non si tratta degli stessi esagoni del grafene, in quanto sul videogioco ho trovato impossibile la costruzione di un esagono con angoli di 120°.

Versatilità
Dimensioni città: 148819 abitanti. Nessun problema di traffico, i mezzi pubblici sono utilizzati e non hanno nessun tipo di problema. Soddisfazione media dei cittadini: 97%.
La chimica è stata la Musa di questo modello d'urbanizzazione, tuttavia sono presenti altri fattori molto interessanti. Mi sono servito del concetto di programmazione Top-Down (metodi e parametri) e la lezione che ci hanno insegnato i pezzi indipendenti. Per riassumere entrambi i concetti in modo incisivo e profondo, tiro in ballo questo bellissimo aforisma
"Niente è troppo difficile se lo suddividi in piccole azioni." - Henry Ford
In sostanza quello che ho fatto è stato questo: ho creato dei piccoli quartieri indipendenti e li ho fusi. Ogni pezzo contribuisce in modo sostanziale alla crescita dell'economia del territorio. Da questa situazione deriva un concetto molto importante, che mi rapisce da diversi mesi: la democratizzazione dei profitti e l'abolizione della centralità, nel senso più ampio possibile. Nelle Polis che potete osservare, non c'è un effettivo centro. L'unico riferimento al centro può essere il municipio, ma è una struttura pubblica come tante.  In questo modo non può esserci un Central Park e quindi ogni quartiere residenziale possiede la sua zone verde, come si nota nella terza immagine. Tutto questo dà un netto taglio Green alla comunità.

Gli spazi verdi non mancano affatto. Essi sono direttamente proporzionali alle aree resideziali. Anche nelle aree dedicate agli uffici sono visibili alberi. Lo spazio dedicabile alla natura può essere molto più ampio. Da tempo controlliamo la natura per dare spazio alla popolazione. Forse è giunto il momento di controllare la crescita della popolazione, per consentire la sopravvivenza della natura.
Ho deciso di non espandere più di tanto la città che ho ideato, per due motivi: i problemi di inquinamento acustico e di inquinamento atmosferico iniziano quando si iniza ad avere 80mila abitanti e nel mio caso non ce ne sono; con la grafica al massimo, il gioco si appesantisce proporzionalmente al numero di abitanti. Un anno fa avevo creato una città da oltre 4milioni di abitanti -sempre utilizzando l'urbanizzazione occidentale- e vi assicuro che la lag non permetteva un'amministrazione umanamente scorrevole.

Ora vorrei dare un po' di spazio alle questioni sgradevoli. Anzi, alla questione sgradevole. Ho notato che sono presenti molti incroci intricati. Questo potrebbe sì sfavorire i cittadini ad utilizzare l'automobile, ma può incentivare ad utilizzare i mezzi pubblici: è presente una fitta rete di autobus e persino la metropolitana. Potrebbe trattarsi di un caso di serendepità, ma come dico io "Bisogna utilizzare le avversità affinchè si generino dei vantaggi".

Dato che ho toccato il punto della rete stradale, vorrei approfondirla un po'. L'abitato è sorretto solamente da viali piccoli e da viali grandi alberati. Niente superstrade e autostrade. Sostanzialmente non credo che la mobilità abbia bisogno di tutto questo, soprattutto considerando l'impatto ambientale di queste arterie. Si può avere tutta la velocità che si vuole, ma se i binari su cui si viagga sono inefficienti, beh...è uno spreco.

Semmai il futuro della viabilità sarà ancora basato sulle strade, vorrei che siano strade Green. La mia concezione è differente da quella raffigurata qui sopra. Esistono numerosissimi progetti a riguardo, la chiave è la ricerca.
La vera sfida del futuro non è tanto trovare un nuovo modello di urbanizzazione. Sarebbe molto bello trovarne uno che migliori radicalmente i centri urbani degradati, altamente scomodi e umanamente avvilenti, tutt'ora esistenti sulla Terra, prima ancora di costruirne degli altri (Cit.). Non credo che l'urbanizzazione a Grafene abbia anche la caratteristica della compatibilità. Anzi, sono molto scettico di quest'ultima affermazione. Mai dire mai (o no?).


Credo che da quest'articolo sia uscito fuori qualcosa di speciale. Ho mostrato come i videogiochi possano concretizzare le nostre idee. -il gioco può creare un mondo migliore-

Non è difficile capire quali videogiochi possono farlo. Qui mi appello a Galileo Galilei che ci dice che il sapere è infinito e soprattutto
Non basta guardare, bisogna guardare con gli occhi che vogliono vedere
Approfondimento riguardo i videogiochi 

 Questo articolo rappresenta il mio contributo al "Carnevale della Chimica #16".


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