La struttura del grafene |
"In tutto il mondo la gente ha abbracciato sempre di più stili di architettura e di urbanizzazione occidentali, che richiedono un uso intenso delle risorse e che spesso non sono adattati ai climi locali. Così, la periferia nordamericana è diventata globale, e gli sviluppi urbani dipendenti dalle automobili sono sempre più la norma".
La questione non è se urbanizzare, ma come, dice Mikhail Fragkias dell'Arizona State University. Purtroppo, aggiunge, l’attuale modello di espansione urbana mette a rischio l'umanità a causa dei gravi problemi ambientali che comporta.Durante l'infanzia e durante l'adolescenza ho giocato a Sim City, Sim City4 e Cities XL 2011 costruendo tutte le città basate sull'urbanizzazione occidentale. Per tutto questo devo ringraziare mio fratello che è riuscito a trascinarmi, a sua insaputa, in questo mondo che richiede un tipo di creatività e di amministrazione piuttosto particolari.
Oltre il 70 per cento delle attuali emissioni di CO2 va a soddisfare le esigenze della città. Si stima che le emissioni di CO2 delle aree urbane siano passate dai 15 miliardi di tonnellate del 1990 ai 25 del 2010, per arrivare a 36,5 miliardi di tonnellate entro il 2030, assumendo gli attuali livelli di crescita.
"Il modo in cui sono cresciute le città dopo la Seconda Guerra Mondiale non è sostenibile né socialmente né ambientalmente: l'impatto dell'espansione urbana in corso è troppo grande per continuare", ha aggiunto Seto. Fonte
Nella maggior parte dei casi adottavo uno stile a scacchiera (tipicamente romano). Recentemente mi sono accorto che questo stile è poco personalizzabile, a mio avviso, per quanto riguarda i tipi di sviluppo realizzabili. Mi spiego: i quartieri che possono essere creati, sono fatti senza abbastanza supporto stradale (è un concetto poco chiaro e ostico, cercherò di concretizzarlo più avanti). Di conseguenza, si crea molto traffico. Questo mio pensiero rappresenta solamente la mia esperienza da sindaco virtuale. Però si sa benissimo che i videogiochi sono un ottimo mezzo per simulare la realtà, qualunque essa sia.
Dimensioni città: 39914 abitanti. Nessun problema di traffico. I mezzi pubblici sono abbastanza utilizzati. |
Tutta questa possibilità di scelta è possibile perchè l'urbanizzazione a Grafene è versatile: la città e le zone dedicate all'industria (o qualsiasi altro tipo di attività) sono espandibili senza problemi. Esistono numerosissime forme su cui basare la propria città. Quella che ho scelto io è visibile sempre nella seconda immagine. Dato che si ha a che fare con esagoni e gli esagoni sono anche alla base della geometria frattale della neve (frattale lineare, NB), la scelta delle forme è vastissima: ognuna ha la sua caratteristica per il tipo di sviluppo che si vuole attuare. Ad esempio, facendo una modifica al piano intuibile dalla terza immagine (in basso), si può generare un sistema di produzione agricolo locale, diminuendo in modo drastico le emissioni di CO2 causate dall'importazione. E badate bene, ad ogni aumento del raggio della città, aumentano anche gli esagoni investibili nell'agricoltura! (anche questo concetto è un po' ostico)
Quindi si può dire che l'urbanizzazione in questione può rendere autosufficiente e sostenibile una città o un paese.
Come ho precisato nella didascalia, non si tratta degli stessi esagoni del grafene, in quanto sul videogioco ho trovato impossibile la costruzione di un esagono con angoli di 120°.
Versatilità Dimensioni città: 148819 abitanti. Nessun problema di traffico, i mezzi pubblici sono utilizzati e non hanno nessun tipo di problema. Soddisfazione media dei cittadini: 97%. |
"Niente è troppo difficile se lo suddividi in piccole azioni." - Henry FordIn sostanza quello che ho fatto è stato questo: ho creato dei piccoli quartieri indipendenti e li ho fusi. Ogni pezzo contribuisce in modo sostanziale alla crescita dell'economia del territorio. Da questa situazione deriva un concetto molto importante, che mi rapisce da diversi mesi: la democratizzazione dei profitti e l'abolizione della centralità, nel senso più ampio possibile. Nelle Polis che potete osservare, non c'è un effettivo centro. L'unico riferimento al centro può essere il municipio, ma è una struttura pubblica come tante. In questo modo non può esserci un Central Park e quindi ogni quartiere residenziale possiede la sua zone verde, come si nota nella terza immagine. Tutto questo dà un netto taglio Green alla comunità.
Ora vorrei dare un po' di spazio alle questioni sgradevoli. Anzi, alla questione sgradevole. Ho notato che sono presenti molti incroci intricati. Questo potrebbe sì sfavorire i cittadini ad utilizzare l'automobile, ma può incentivare ad utilizzare i mezzi pubblici: è presente una fitta rete di autobus e persino la metropolitana. Potrebbe trattarsi di un caso di serendepità, ma come dico io "Bisogna utilizzare le avversità affinchè si generino dei vantaggi".
Dato che ho toccato il punto della rete stradale, vorrei approfondirla un po'. L'abitato è sorretto solamente da viali piccoli e da viali grandi alberati. Niente superstrade e autostrade. Sostanzialmente non credo che la mobilità abbia bisogno di tutto questo, soprattutto considerando l'impatto ambientale di queste arterie. Si può avere tutta la velocità che si vuole, ma se i binari su cui si viagga sono inefficienti, beh...è uno spreco.
altamente scomodi e umanamente avvilenti, tutt'ora esistenti sulla Terra, prima ancora di costruirne degli altri (Cit.). Non credo che l'urbanizzazione a Grafene abbia anche la caratteristica della compatibilità. Anzi, sono molto scettico di quest'ultima affermazione. Mai dire mai (o no?).
Credo che da quest'articolo sia uscito fuori qualcosa di speciale. Ho mostrato come i videogiochi possano concretizzare le nostre idee. -il gioco può creare un mondo migliore-
Non è difficile capire quali videogiochi possono farlo. Qui mi appello a Galileo Galilei che ci dice che il sapere è infinito e soprattutto
Non basta guardare, bisogna guardare con gli occhi che vogliono vedereApprofondimento riguardo i videogiochi
Questo articolo rappresenta il mio contributo al "Carnevale della Chimica #16".
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