domenica 28 ottobre 2012

Robot indivisibili

Robot significa lavoro pesante. Per lavoro pesante s'intende un'attività meccanica, ripetitiva, protratta per molto tempo. Questo non significa che non esistono attività intellettuali-creative che, se perpetuate per molto, diventano pesanti.


Per convenzione, si può affermare che al momento un lavoro pesante è qualsiasi tipo si attività svolta in modo tale da non permettere un riposo rigenerativo di corpo e mente.
Di conseguenza, le condizioni presenti ci possono dire che solamente il lavoro meccanico è pesante, in quanto è facilmente sostituibile tramite l'automazione. D'altro canto, un'attività intellettuale può essere resa meno devastante applicando metodi che amplificano, o permettono, l'autonomia dell'individuo, generando un'ambiente lavorativo più libero.

Tutto questo comporta delle riflessioni a livello educativo e formativo.
Quali discipline possono considerarsi meccaniche? Se si valuta tramite un compito scritto, lo studente dovrà prepararsi ripetendo e memorizzando una certa mole di informazioni che poi dovrà inserire nel momento in cui la verifica glielo richiederà. Di conseguenza, dato che buona parte delle discipline prevedono prove scritte, queste materie possono considerarsi meccaniche.

C'è un altro elemento da valutare a fondo: le interrogazioni.
In coda consistono? Consistono nell'esposizione dei contenuti presentati in lezioni precedenti. Questa attività non può considerarsi meccanica perchè l'oratoria coinvolge più aree del cervello: Robert Wiener, padre della cibernetica, afferma che i lavoro ripetitivi (come quelli in fabbrica) richiedono meno di un milionesimo della potenza del cervello. [Father of Cybernation]

L'arte del parlare è un elemento fondamentale della nostra specie, in quanto senza comunicazione perderemmo la nostra umanità. Spesso le interrogazioni sono trasmissioni piuttosto che comunicazioni: le ultime implicano un dialogo, le prime no. Anche le lezioni stesse sono una trasmissione: il dialogo si instaura solamente nel momento in cui uno o più studenti non hanno afferrato alcuni concetti. Questo succede di rado, in quanto la classe è una massa e come tale agisce seguendo la psicologia delle masse. In sintesi: se un ragazzo su trenta ha un dubbio, non lo esporrà in quanto si sentirà escluso in quanto pensa di essere una minoranza 'anormale' o diversa. È da precisare anche che la disposizione a scacchiera dei banchi non favorisce la presa di parola, dando luogo alle famose lezioni frontali.

Siamo di fronte ad un circolo vizioso: le lezioni hanno bisogno di maggior comunicazione per non presentare tratti meccanici, tuttavia esse avvengono frontalmente e viene fatta solamente trasmissione a discapito della comunicazione; gli alunni non sanno comunicare e agiscono impulsivamente perchè sono stati cresciuti in un ambiente dove c'è solo trasmissione.

È presente un altro grosso problema che ostacola la comunicazione e le interrogazioni. Diversi esperimenti scientifici dimostrano che la ricompensa migliora i risultati, solo quando si deve svolgere un lavoro meccanico. Il risultato è, al contrario di ciò che si pensa abitualmente, esattamente l'opposto quando si tratta della qualità di lavori intellettuali. Più alta sarà la ricompensa per un lavoro intellettuale, peggiore sarà il suo risultato.
Le interrogazioni, essendo un tipo di lavoro intellettuale, sono affette dallo stesso problema. Tuttavia la scala della ricompensa (il voto) varia in base alla qualità dell'esposizione. Più alta è la ricompensa minore sarà la qualità dell'esposizione. È un cane che si morde la coda.
La semi-via d'uscita è il fatto che lo studente non sa in anticipo la ricompensa che riceverà. Questo causa un'oscillazione dei voti che di solito variano in base alla rigidità di valutazione. Le statistiche parlano chiaro: i voti nell'orale sono nettamente peggiori dei voti negli scritti.

È necessario considerare che durante le interrogazioni ci sono meno possibilità di ricevere aiuti dai compagni di classe. I professori considerano un baro la collaborazione fra gli studenti. Condannano un'azione solidale e umana: queste caratteristiche costituiscono la natura della nostra specie. Quindi, paradossalmente, gli adulti creano una distorsione dei valori giovanili tali da permettere la falsa credenza del fatto che l'uomo sia egoista, competitivo, e così via.

Per quanto i professori possano sbraitare, sarà impossibile sfavorire questo tipo di baro, perchè siamo animali sociali.

Bisogna venirsi incontro: classi sperimentali con pochi alunni disposti circolarmente, educazione problematizzante, comunicazione e scoperta che comporta un'apprendimento consapevole più libero.
A quel punto si diventerà Uomini Inscindibili.

Approfondimenti:
- Punished by Rewards: http://youtu.be/iMAv__j4Ois
- Il denaro non stimola al miglioramento: http://erafutura.blogspot.it/2012/10/il-denaro-non-stimola-al-miglioramento.html
- Senza pressioni i bambini possono diventare più bravi a scuola: http://lospiritodeltempo.wordpress.com/2012/03/14/senza-pressioni-i-bambini-possono-diventare-piu-bravi-a-scuola/

1 commento:

  1. Molte cose che ho letto sono logiche ma ho dei dubbi, dovresti citare le fonti degli esperimenti sulla ricompensa, perché io ho dati diversi che attestano come tutti i lavori intellettuali e fisici diventano noiosi in presenza di incentivi monetari: http://goo.gl/Yzpjn | http://goo.gl/6zwn7 | http://goo.gl/NZFYz.
    C'è un altro problema dell'alunno che vuol comunicare al prof, se prendi una classe universitaria (circa 100 persone), e metti che in 2 ore di lezione degli studenti hanno dubbi, il prof non ha materialmente il tempo di rispondere a tutti i dubbi, ecco perché le lezioni sono mere trasmissioni unidirezionali e quindi non sono propositive, i prof non possono soddisfare tutte le persone perché abbiamo cognitivamente intelligenze e metodi di apprendimento diversi.

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