Questo punto di vista tuttavia non si adatta ai fatti scientifici, scrivono i ricercatori presenti nel nuovo libro “Origins of Altruism and Cooperation” (Springer, 20111), edito da Robert W., Sussman, PhD, e C. Robert Cloninger , MD.
Gli autori del libro argomentano che gli esseri umani sono naturalmente cooperativi, altruisti e sociali, ritornando alla violenza solo quando sono maltrattati, trascurati, o quando sono mentalmente malati.
Il libro, che è ora disponibile, presenta prove a sostegno di questa idea, prese da una serie di prospettive accademiche, tra cui antropologia, psichiatria, biologia, sociologia, religione, medicina e altri.
“La cooperazione non è solamente un sottoprodotto della concorrenza, o qualcosa che viene fatto solo perchè entrambe le parti ricevono qualche beneficio da questa partnership” dice Sussman, professore di antropologia fisica in Arts & Sciences. “Piuttosto, l’altruismo e la cooperazione sono inerenti nei primati, inclusi gli esseri umani.”
Per esempio, spiega Sussman, gli scimpanzè sono stati osservati ad adottare indipendentemente dei piccoli orfani, nonostante la notevole quantità di sforzo e il tempo necessario alla cure per i neonati.
Sussman e Cloninger scrivono nella prefazione del libro, che esamina le influenze alla base del comportamento umano, l’importanza fondamentale di capire perchè sorgono conflitti tra i popoli e le nazioni del mondo moderno, e trovare i modi migliori per promuovere la pace e una interazione produttiva tra gli esseri umani di tutto il mondo.
“Il comportamento pro-sociale è una componente essenziale della salute e della felicità degli esseri umani”, dice Cloninger, professore di psichiatria della Wallace Renard, presso la facoltà di Medicina. “Comportamenti egoisti e poco collaborativi, d’altra parte, sono segni di disfunzioni mentali perchè strettamente associati all’insoddisfazione della vita e cattiva salute”.*
Tuttavia, molte persone tutt'oggi affermano: l'uomo è egoista!Perchè?
Se avete una formazione scientifica o ingegneristica, probabilmente pensate che le vostre opinioni dovrebbero essere basate sui dati disponibili e che dovreste cambiare le vostre opinioni se sopraggiungessero dati migliori. Potreste pensare che questo è il modo più ovvio di comportarsi, ma pensateci bene. Molto verosimilmente siete parte di una minoranza, forse una piccola minoranza. In assoluto, la maggior parte della gente sembra agire su una serie di principi diversi. Si attaccherà alle proprie opinioni a prescindere da quanto dicono i dati. E se nuovi dati contraddicono un'opinione presa in precedenza, al diavolo i nuovi dati. E' qualcosa che possiamo chiamare “effetto Seekers”.
I Seekers erano una setta attiva negli anni 1950. Un compendio della loro storia lo ha raccontato Chris Money in un articolo dal titolo "La scienza del perché non crediamo nella scienza. In breve, i Seekers si erano raccolti intorno ad una signora di nome Dorothy Martin che dichiarava di ricevere messaggi telepatici dagli alieni. Le avevano detto che un grande cataclisma avrebbe avuto luogo in una data specifica: il 21 dicembre 1954. La maggior parte dell'umanità sarebbe stata distrutta, ma i Seekers sarebbero stati portati in salvo da una nave spaziale aliena che sarebbe atterrata quel giorno.
L'elemento speciale che fa dei Seekers un paradigma nel comportamento umano è che sono stati infiltrati da un gruppo di psicologi sociali , guidato da Leon Festinger, che li hanno seguiti fino alla data fatidica ed oltre quando, ovviamente, non è avvenuta nessuna catastrofe. Nel libro di Festinger del 1956 “Quando la profezia non si avvera”, possiamo leggere come i Seekers hanno reagito al non avverarsi della profezia della loro leader. La loro prima reazione, naturalmente è stata di sgomento. Ma non è durata a lungo. Dopo pochi giorni, I Seekers hanno serrato i ranghi e ricostituito il loro credo: la loro profetessa, la signora Martin non aveva affatto sbagliato; gli alieni avevano deciso di risparmiare l'umanità grazie alla fede dei Seekers! Il risvolto più interessante in questa storia è che non solo i Seekers non hanno accettato che le loro profezie fossero errate, ma hanno intensificato gli sforzi per reclutare nuovi adepti e per convincere tutti delle loro idee. Alla fine, sono stati ridicolizzati a tal punto che sono scomparsi, ma ci sono voluti alcuni anni.
La storia dei Seekers è uno dei migliori casi studiati di quello che viene chiamato “ragionamento motivato”, che è la tendenza di rigirare i fatti e la logica in modo da mantenere la propria amata visione del mondo. Money dice che:
Non siamo guidati solo dalle emozioni, naturalmente – ragioniamo anche, deliberatamente. Ma il ragionare arriva dopo, funziona più lentamente, e anche quando lo fa, non avviene in un vuoto emozionale. Piuttosto, il movimento delle nostre emozioni ci può portare ad un modo di pensare che è molto parziale, specialmente su argomenti a cui teniamo molto... abbiamo altri obiettivi importanti oltre all'accuratezza, compresa l'affermazione dell'identità e la protezione del senso di sé, e spesso questi ci rendono molto resistenti a cambiare le nostre credenze quando i fatti dicono che dovremmo.
Il ragionamento motivato è molto comune. Oggi non c'è necessità di infiltrarsi in una setta esoterica per vederlo al lavoro: possiamo vedere drammi simili a quello dei Seekers manifestarsi in siti di discussione o su Facebook. Un recente caso è quello del "E-Cat, il favoloso dispositivo nucleare che ci avrebbe portato prosperità eterna. Date un'occhiata a qualcuno dei siti dei “fedeli” e vedrete che, nonostante l'accumulo di prove che l'E-Cat non è altro che una teiera elettrica molto sopravvalutata, i fedeli sono inamovibili sulla loro posizione. Non solo questo, ma stanno anche raddoppiando i loro sforzi per convincere tutti che la loro teiera sia, veramente, un reattore nucleare.
La maggior parte delle discussioni che hanno luogo sul Web, diciamo, sul clima, l'energia, il picco del petrolio e così via, non sono basate sui dati o sulla logica. Avete mai visto qualcuno cambiare la propria opinione in una di queste discussioni? Forse succede, a volte, ma è quasi un evento miracoloso.
I Seekers erano una setta attiva negli anni 1950. Un compendio della loro storia lo ha raccontato Chris Money in un articolo dal titolo "La scienza del perché non crediamo nella scienza. In breve, i Seekers si erano raccolti intorno ad una signora di nome Dorothy Martin che dichiarava di ricevere messaggi telepatici dagli alieni. Le avevano detto che un grande cataclisma avrebbe avuto luogo in una data specifica: il 21 dicembre 1954. La maggior parte dell'umanità sarebbe stata distrutta, ma i Seekers sarebbero stati portati in salvo da una nave spaziale aliena che sarebbe atterrata quel giorno.
L'elemento speciale che fa dei Seekers un paradigma nel comportamento umano è che sono stati infiltrati da un gruppo di psicologi sociali , guidato da Leon Festinger, che li hanno seguiti fino alla data fatidica ed oltre quando, ovviamente, non è avvenuta nessuna catastrofe. Nel libro di Festinger del 1956 “Quando la profezia non si avvera”, possiamo leggere come i Seekers hanno reagito al non avverarsi della profezia della loro leader. La loro prima reazione, naturalmente è stata di sgomento. Ma non è durata a lungo. Dopo pochi giorni, I Seekers hanno serrato i ranghi e ricostituito il loro credo: la loro profetessa, la signora Martin non aveva affatto sbagliato; gli alieni avevano deciso di risparmiare l'umanità grazie alla fede dei Seekers! Il risvolto più interessante in questa storia è che non solo i Seekers non hanno accettato che le loro profezie fossero errate, ma hanno intensificato gli sforzi per reclutare nuovi adepti e per convincere tutti delle loro idee. Alla fine, sono stati ridicolizzati a tal punto che sono scomparsi, ma ci sono voluti alcuni anni.
La storia dei Seekers è uno dei migliori casi studiati di quello che viene chiamato “ragionamento motivato”, che è la tendenza di rigirare i fatti e la logica in modo da mantenere la propria amata visione del mondo. Money dice che:
Non siamo guidati solo dalle emozioni, naturalmente – ragioniamo anche, deliberatamente. Ma il ragionare arriva dopo, funziona più lentamente, e anche quando lo fa, non avviene in un vuoto emozionale. Piuttosto, il movimento delle nostre emozioni ci può portare ad un modo di pensare che è molto parziale, specialmente su argomenti a cui teniamo molto... abbiamo altri obiettivi importanti oltre all'accuratezza, compresa l'affermazione dell'identità e la protezione del senso di sé, e spesso questi ci rendono molto resistenti a cambiare le nostre credenze quando i fatti dicono che dovremmo.
Il ragionamento motivato è molto comune. Oggi non c'è necessità di infiltrarsi in una setta esoterica per vederlo al lavoro: possiamo vedere drammi simili a quello dei Seekers manifestarsi in siti di discussione o su Facebook. Un recente caso è quello del "E-Cat, il favoloso dispositivo nucleare che ci avrebbe portato prosperità eterna. Date un'occhiata a qualcuno dei siti dei “fedeli” e vedrete che, nonostante l'accumulo di prove che l'E-Cat non è altro che una teiera elettrica molto sopravvalutata, i fedeli sono inamovibili sulla loro posizione. Non solo questo, ma stanno anche raddoppiando i loro sforzi per convincere tutti che la loro teiera sia, veramente, un reattore nucleare.
La maggior parte delle discussioni che hanno luogo sul Web, diciamo, sul clima, l'energia, il picco del petrolio e così via, non sono basate sui dati o sulla logica. Avete mai visto qualcuno cambiare la propria opinione in una di queste discussioni? Forse succede, a volte, ma è quasi un evento miracoloso.
Fonti:
Gli argomenti dei capitoli del libro – che spaziano dai rapporti tra le scimmie urlatrici alle influenze della cultura occidentale moderna sulla spiritualità umana – sono stati presi dalle discussioni e dalle presentazioni tenute nel corso di una conferenza alla WUSTL nel 2009 intitolata: “Man the Hunted: The Origin and Nature Human Sociality, Altruism and Well-Being.”
La conferenza, organizzata da Sussman e Cloninger, è stata la prima di questo genere a riunire studiosi internazionali in diverse discipline per esaminare l’evoluzione della cooperazione, dell’altruismo e della socialità nei primati e nell’uomo.
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