lunedì 10 giugno 2013

Esplosione emotiva

Per me uno dei sentimenti più potenti in assoluto é la rabbia. É possibile gestire quest'emozione senza dominarla o reprimerla?

La rabbia è un dono. Sta a noi sfruttarla a nostro vantaggio
Quante volte al giorno ci arrabbiamo? Secondo me almeno tre volte. Curioso notare che non é l'altra persona che ci fa arrabbiare, bensì i pensieri che stiamo avendo nel momento in cui il nostro interlocutore sta parlando. Un esempio tipico di pensiero: "Chi sei tu per giudicarmi?" Oppure "É completamente sbagliato quello che sta dicendo!". La situazione che mi piace di più é pensare "Io ho ragione e lui torto".

La rabbia é una spia del cruscotto accesa che indica che alcuni nostri bisogni non sono soddisfatti. Frequentemente si tratta del bisogno di supporto, comprensione, considerazione. Nel mondo del lavoro, quando non vengono riconosciuti i nostri sforzi, scoppiano bombe ad orologeria. Stessa cosa nella scuola, quando impegno e risultati non corrispondono. Oppure in una coppia, quando uno dei due partner é troppo occupato per l'altro.


Ecco alcune regole d'oro che cerco di seguire. Scrivo "cerco" perché quando il sentimento é troppo esplosivo parte qualcosa di troppo. Se proverete a seguire questi punti potrete confermare.

  1. Considero molto importante riconoscere che ci si sente arrabbiati. Questo lo dico perché molti non hanno il lessico dei sentimenti quindi possono capitare situazioni di questo tipo: "Ti senti arrabbiato perché vorresti più riconoscimento per gli sforzi che fai?" "No, sei tu che sei stronzo". Nei momenti di rabbia é estremamente facile supporre che l'altra persona sia sbagliata o nel torto. Se ci troviamo in una situazione del genere, la persona sta esprimendo un si nel miglior modo che conosce.
  2. Il silenzio é d'oro in questi momenti. Qualsiasi cosa diciamo mentre siamo sull'onda emotiva della rabbia, NON soddisferà i nostri bisogni. Esempio: "Non ti vedo mai studiare (diagnosi)" "Non é vero!". Questa risposta, secondo me, non risolve il conflitto.
  3. Respirate col ventre. Per me é fondamentale il respiro, soprattutto in questi momenti dove aiuta a calmarsi e a rimanere lucidi.
Anche conoscere le cause della nostra rabbia può salvarci da brutti momenti. Partendo dal presupposto che almeno un nostro bisogno non è soddisfatto a causa di ciò che vediamo/sentiamo/osserviamo, si può dire che:

  1. La rabbia può nascere soprattutto quando bisogni come supporto, considerazione e comprensione non sono soddisfatti. Esempi: il ragazzo sbatte i pugni perché la sua parola non viene ascoltata (bisogno di considerazione); l'insegnante urla e punisce la classe perché nessuno la ascolta (bisogni di considerazione e supporto); la fidanzata alza la voce perché il ragazzo continua a prendere alla lettera ciò che ascolta (comprensione, supporto); il dirigente tira le orecchie agli operai perché hanno fatto un errore nella produzione dell'articolo X (supporto).
  2. La rabbia esplode quando qualcuna tocca in modo non delicato o in un modo che non condividiamo argomenti che per noi sono molto importanti. Più siamo arrabbiati, più diamo importanza ad un argomento. Farò solo un esempio: le discussioni di politica durante i pasti nelle festività.
  3. Quando si parla di difetti sistematici, la rabbia sarà presente in noi. Esempi: parlare delle guerre, inaccettabili e tranquillamente evitabili; parlare della povertà; parlare dell'improduttività nella politica; parlare delle diseguaglianze sociali; parlare del sistema scolastico.


Per una comprensione più completa dell'argomento e di altro, vi offro un corso che sto preparando.

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