L'agenzia spaziale americana affida a quattro aziende l'incarico di costruire le nuove navicelle che porteranno gli astronauti nella stazione spaziale internazionale. Nel frattempo, dovrà affidarsi alle Soyuz russe.
La scelta della Nasa è caduta sulla Boeing Co che ha ricevuto 92,3 milioni di dollari, la Sierra Nevada Corp, che ha ricevuto 80 milioni, la Blue Origin (22 milioni) e la SpaceX che ha ottenuto una sovvenzione di 75 milioni. La SpaceX ha già sperimentato in volo la sua navicella, allorché ha lanciato il razzo Falcon 9, sempre di propria costruzione, e sembra precedere le altre società nella corsa a costruire la navicella del futuro. "Sono certo che dando finanziamenti e tempo adeguati, le società in questione sapranno costruire navicelle o navette in grado di portare materiale nello spazio entro la metà del decennio e uomini pochi anni dopo", ha detto Phil McAlister, direttore per lo sviluppo dei voli commerciali della Nasa.
Delle quattro società coinvolte, quella che sembra più vicina alla realizzazione di un veicolo simile allo Shuttle è la Sierra Nevada, che sta studiando il Dream Chaser, una navetta in grado di trasportare fino a sette uomini nello spazio e riportarli a terra come un aliante ed essere riutilizzata più volte. Le ricerche in atto nella propria base in Colorado dovrebbero portare al primo volo entro il 2014.
La Boeing sta invece costruendo una navetta (sempre da sette astronauti) da lanciare con un razzo già in attività, che verrà scelto nei prossimi mesi. La capsula potrebbe essere pronta a partire dal 2015. La Blue Origin infine, sta studiando una capsula da lanciare con un razzo Ariane 5, ma al momento non ancora stato pianificato quale potrebbe essere la data del primo lancio.
Fino al giorno in cui le nuove navicelle private non entreranno in funzione, la Nasa dovrà fare affidamento sulle navicelle russe Soyuz, che al momento vengono affittate ad un costo che si aggira attorno ai 45 milioni di dollari per passeggero.
Fonte: Repubblica
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