L'agenzia spaziale americana affida a quattro aziende l'incarico di costruire le nuove navicelle che porteranno gli astronauti nella stazione spaziale internazionale. Nel frattempo, dovrà affidarsi alle Soyuz russe.
Sono nelle mani di quattro aziende private le speranze del programma spaziale americano: sono le società a cui la Nasa ha affidato il compito di realizzare i veicoli candidati a raccogliere l'eredità dello Space Shuttle. La navetta della Nasa, che proprio quest'anno compie i trent'anni di attività, sta per essere ritirata dai voli spaziali. Ad essa verrà affidato ancora un volo o forse due. Dal 2012, i quattro Shuttle sopravissuti finiranno in altrettanti musei americani. Da parte della Nasa resta in piedi il progetto Orion, il cui futuro è però sempre più incerto da quando è stato cancellato il programma Luna, che prevedeva il ritorno dell'uomo sul nostro satellite a partire dal 2020. Per questo motivo l'Agenzia spaziale americana vuole incentivare i privati perché trovino la soluzione ai suoi problemi. Così, nelle ultime ore, la Nasa ha firmato un contratto da 269 milioni di dollari con quattro aziende perché studino nei dettagli come costruire una navicella o una navetta che possa trasportare materiali nello spazio a partire dal 2015-16 e poco più in là anche uomini verso la Stazione Spaziale Internazionale.
La scelta della Nasa è caduta sulla Boeing Co che ha ricevuto 92,3 milioni di dollari, la Sierra Nevada Corp, che ha ricevuto 80 milioni, la Blue Origin (22 milioni) e la SpaceX che ha ottenuto una sovvenzione di 75 milioni. La SpaceX ha già sperimentato in volo la sua navicella, allorché ha lanciato il razzo Falcon 9, sempre di propria costruzione, e sembra precedere le altre società nella corsa a costruire la navicella del futuro. "Sono certo che dando finanziamenti e tempo adeguati, le società in questione sapranno costruire navicelle o navette in grado di portare materiale nello spazio entro la metà del decennio e uomini pochi anni dopo", ha detto Phil McAlister, direttore per lo sviluppo dei voli commerciali della Nasa.
La scelta della Nasa è caduta sulla Boeing Co che ha ricevuto 92,3 milioni di dollari, la Sierra Nevada Corp, che ha ricevuto 80 milioni, la Blue Origin (22 milioni) e la SpaceX che ha ottenuto una sovvenzione di 75 milioni. La SpaceX ha già sperimentato in volo la sua navicella, allorché ha lanciato il razzo Falcon 9, sempre di propria costruzione, e sembra precedere le altre società nella corsa a costruire la navicella del futuro. "Sono certo che dando finanziamenti e tempo adeguati, le società in questione sapranno costruire navicelle o navette in grado di portare materiale nello spazio entro la metà del decennio e uomini pochi anni dopo", ha detto Phil McAlister, direttore per lo sviluppo dei voli commerciali della Nasa.
Delle quattro società coinvolte, quella che sembra più vicina alla realizzazione di un veicolo simile allo Shuttle è la Sierra Nevada, che sta studiando il Dream Chaser, una navetta in grado di trasportare fino a sette uomini nello spazio e riportarli a terra come un aliante ed essere riutilizzata più volte. Le ricerche in atto nella propria base in Colorado dovrebbero portare al primo volo entro il 2014.
La Boeing sta invece costruendo una navetta (sempre da sette astronauti) da lanciare con un razzo già in attività, che verrà scelto nei prossimi mesi. La capsula potrebbe essere pronta a partire dal 2015. La Blue Origin infine, sta studiando una capsula da lanciare con un razzo Ariane 5, ma al momento non ancora stato pianificato quale potrebbe essere la data del primo lancio.
Fino al giorno in cui le nuove navicelle private non entreranno in funzione, la Nasa dovrà fare affidamento sulle navicelle russe Soyuz, che al momento vengono affittate ad un costo che si aggira attorno ai 45 milioni di dollari per passeggero.
Fonte: Repubblica
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