domenica 29 maggio 2011

Domotica: la casa intelligente

Negli ultimi tempi sentiamo parlare sempre piu’ spesso di domotica e casa “intelligente”, cerchiamo di capire meglio cosa intendiamo con questi termini. In senso lato, quindi, possiamo pensare alla domotica come all’applicazione dell’informatica nella casa.
In molti impianti gia’ presenti nelle nostre case (elettrico, riscaldamento, condizionamento, tv, telefono e internet, allarme, irrigazione, e cosi’ via) sono ormai gestiti da centraline (o dispositivi vari) di tipo elettronico, la domotica non fa altro che integrare il tutto in un unico sistema che permette un controllo generale.

La domotica per definizione e’ la scienza interdisciplinare che si occupa dello studio delle tecnologie atte a migliorare la qualita’ della vita nella casa e piu’ in generale negli ambienti antropizzati. Il termine domotica deriva dal greco domo ) che significa “casa “. Per alcuni invece il termine in se’ nasce in Francia come la fusione di “domus ” (casa, in latino) e “informatique ” (informatica, in francese) da qui “domotique ” che e’ stato tradotto in italiano con “domotica ”
La domotica e’ nata nel corso della terza rivoluzione industriale allo scopo di studiare, trovare strumenti e strategie per migliorare la qualita’ della vita; migliorare la sicurezza, risparmiare energia, semplificare la progettazione, l’installazione, la manutenzione e l’utilizzo della tecnologia; ridurre i costi di gestione e convertire i vecchi ambienti e i vecchi impianti. La domotica quindi svolge un ruolo fondamentale nel rendere intelligenti apparecchiature, impianti e sistemi. Ad esempio un impianto elettrico c.d. intelligente puo’ autoregolare l’accensione degli elettrodomestici per non superare la soglia che farebbe scattare il contatore.
Piantina di una casa intelligente



Con “casa intelligente “ si indica un ambiente domestico - opportunamente progettato e tecnologicamente attrezzato - il quale mette a disposizione dell’utente impianti che vanno oltre il “tradizionale”, dove apparecchiature e sistemi sono in grado di svolgere funzioni parzialmente autonome (secondo reazioni a parametri ambientali di natura fissa e prestabilita) o programmate dall’utente o recentemente completamente autonome (secondo reazioni a parametri ambientali dirette da programmi dinamici che cioè si creano o si migliorano in autoapprendimento.

Ad un livello superiore si parla di building automation,l’edificio intelligente, con il supporto delle nuove tecnologie, permette la gestione coordinata, integrata e computerizzata degli impianti tecnologici (climatizzazione, distribuzione acqua, gas ed energia, impianti di sicurezza), delle reti informatiche e delle reti di comunicazione, allo scopo di migliorare la flessibilita’ di gestione, il comfort, la sicurezza, il risparmio energetico degli immobili e per migliorare la qualita’ dell’abitare e del lavorare all’interno degli edifici.
La casa intelligente puo’ essere controllata dall’utilizzatore tramite opportune interfacce utente (come pulsanti, telecomando, touch screen, tastiere, riconoscimento vocale), che realizzano il contatto (invio di comandi e ricezione informazioni) con il sistema intelligente di controllo, basato su un’unita’ computerizzata centrale oppure su un sistema a intelligenza distribuita. I diversi componenti del sistema sono connessi tra di loro e con il sistema di controllo tramite vari tipi di interconnessione (ad esempio rete locale, onde convogliate, onde radio, bus dedicato, ecc.). Il sistema di controllo centralizzato, provvede a svolgere i comandi impartiti dall’utente (ad esempio accensione luce cucina oppure apertura tapparella sala), a monitorare continuamente i parametri ambientali (come allagamento oppure presenza di gas), a gestire in maniera autonoma alcune regolazioni (ad esempio temperatura) e a generare eventuali segnalazioni all’utente o ai servizi di teleassistenza. I sistemi di automazione sono di solito predisposti affinche’ ogniqualvolta venga azionato un comando, all’utente ne giunga comunicazione attraverso un segnale visivo di avviso/conferma dell’operazione effettuata (ad esempio LED colorati negli interruttori, cambiamenti nella grafica del touch screen oppure, nei casi di sistemi per disabili, con altri tipi di segnalazione (ad esempio sonora). 

Esempio di casa intelligente

Un sistema domotico si completa, di solito, attraverso uno o piu’ sistemi di comunicazione con il mondo esterno (ad esempio messaggi telefonici preregistrati, sms, generazione automatica di pagine web o e-mail) per permetterne il controllo e la visualizzazione dello stato anche da remoto. Sistemi comunicativi di questo tipo, chiamati gateway o residential gateway svolgono la funzione di router avanzati, permettono la connessione di tutta la rete domestica al mondo esterno, e quindi alle reti di pubblico dominio. Lo scopo ultimo di un sistema di domotica e’ il controllo totale di tutti i servizi e la possibilita’ di realizzare nuove operazioni complesse, possibili solo nel caso in cui diversi sistemi semplici siano connessi e controllati in modo intelligente. A differenza della home automation, settore in fase di piena espansione, la building automation e’ gia’ consolidata da diversi anni, anche per questo e’ opinione diffusa che prodotti di questo settore, adattati su scala ridotta, possano essere applicati nella domotica.
L’automazione degli edifici e’ giustamente considerata - a un livello superiore - rispetto alla domotica, per questo la prima puo’ essere vista come la centralizzazione delle centralizzazioni della seconda, ma sotto altri punti di vista questi due settori possono anche essere considerati in contrapposizione. Il punto di forza della Building automation, risiede nel fatto che in un edificio e’ necessario fornire tutta una serie di servizi (per esempio distribuzione acqua, gas, energia elettrica, segnale televisivo/satellitare, riscaldamento, ecc.) agli ambienti contenuti (per esempio appartamenti o uffici) e così questi impianti beneficiano - dal punto di vista del costo - del fatto di essere comunitari, cioe’ il costo ripartito su ogni utente e’ irrisorio se comparato al beneficio. Per questo recentemente sono stati introdotti nei servizi offerti in comunione anche la refrigerazione (condizionamento), il condizionamento dell’acqua potabile, l’antintrusione, la videosorveglianza, la connessione internet ecc.

Nella seconda fase dello sviluppo della domotica, quello in cui sono nati componenti specifici domotici, e’ nato anche il “primo dilemma della domotica”: e’ meglio un insieme di piccole apparecchiature intelligenti interconnesse e distribuite nell’ambiente o un’unica centralina a cui fanno capo tutte le applicazioni?
Oggi si e’ affacciata anche una terza via, quella del sistema misto, che vede gli ingressi (mezzi di ricezione ad es. degli interruttori della luce) decentralizzati e le uscite (mezzi di comando ad es. delle lampadine) centralizzate all’interno del classico pannello degli interruttori generali. Nell’ambito di un sistema Domotico a intelligenza distribuita, svolge particolare importanza l’infrastruttura dati. Questa deve essere in grado di potersi evolvere nel tempo, presentando quindi delle notevoli proprieta’ dinamiche. Basti pensare al caso in cui un domani dovessimo estendere la nostra abitazione con dei nuovi ambienti e quindi si avra’ la necessita’ di implementare in essi il controllo domotico. La possibilita’ di poter effettuare dei cambiamenti alla struttura dati diventa quindi fondamentale per una buona evoluzione del sistema abitativo, lasciando sempre aperte le possibilita’ di espansioni future.



Fonte: Science Gate

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