martedì 4 ottobre 2011

Il Nobel per la Fisica alle ricerche sul destino dell'universo

Il Nobel per la Fisica 2011 è stato assegnato agli americani Saul Perlmutter, Brian Schmidt e Adam Riess per la scoperta dell'accelerazione dell'universo attraverso l'osservazione delle supernovae piu' distanti.


La Supernova Bonanza vicino alla Galassia NGC 1569.
L'Accademia di Svezia ha assegnato stamattina il Premio Nobel per la Fisica 2011ai tre scienziati Saul Perlmutter (50%), Brian Schmidt (25%) e Adam Riess (25%) per la scoperta dell'espansione accelerata dell'universo attraverso l'osservazione dell'esplosione di stelle.

Le osservazioni di Schmidt + Riess (1998) e Perlmutter (1998) sono importanti perché hanno rivelato che la costante cosmologica è positiva. Per dirla con parole semplici l'universo si sta espandendo a un ritmo sempre più rapido.
Dai loro studi è emerso infatti che le supernovae sottoposte ad analisi avevano "una luce meno intensa di quanto ci si aspettasse", una prova che l'universo si sta espandendo e che anche la cosiddetta energia oscura dia il proprio contributo in tutto questo.

Una intuizione, questa
, che ha contribuito nel corso del tempo a gettare la fisica fondamentale in una serie di congetture fantasiose che hanno anche lasciato spazio a ipotesi pseudoscientifiche, come il principio antropico.

Approfondimento:

Il premio Nobel
Le ricerche condotte su 50 supernove distanti diedero un risultato inatteso: la loro luce era più debole rispetto a quanto atteso, segno che non solo l'universo si sta espandendo, come noto da circa un secolo, ma che la velocità di espansione sta aumentando.

In anni più recenti, queste osservazioni sono state corroborate da diverse ricerche indipendenti, che hanno riguardato in particolare la radiazione cosmica di fondo, la struttura a larga scala e l'età dell'universo, nonché nuove e più accurate misurazioni delle supernove e delle proprietà della radiazione X emessa da ammassi di galassie.

Ma che cosa sta alimentando una simile accelerazione? Una misteriosa "energia oscura" che rimane uno dei più affascinanti enigmi della cosmologia e di tutta la scienza, ancora da risolvere. Diverse sono le teorie che cercano di spiegare la natura di questa energia oscura, e che prendono nomi altrettanto vaghi ed enigmatici. Tra queste si possono ricordare: la costante cosmologica, la quintessenza, il fluido oscuro e l'energia fantasma, anche se le prime due sono quelle più accreditate.

La costante cosmologica fu proposta per la prima volta da Albert Einstein nell'equazione della relatività generale per rendere conto della possibilità di un universo stazionario. Presto accantonata per l'evidenza di un universo in espansione, l'ipotesi è stata ripresa recentemente proprio per spiegare l'accelerazione di tale espansione, che porterebbe a una costante cosmologica positiva: il valore osservato è tuttavia molto inferiore a quello ricavato per via teorica.

La quintessenza è invece un'altra forma di energia oscura che avrebbe una natura dinamica, a differenza della costante cosmolgica che sarebbe rimasta costante in tutta la vita dell'universo.

Fonti:

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