mercoledì 4 aprile 2012

Preview libro: Esiste un Creatore che si interessa di noi?

Questo libro mi è stato prestato dai Testimoni di Geova 4 giorni fa. Premetto subito il fatto che l'ho letto per semplice curiosità e per comprendere, o tentare di comprendere, la loro religione. Libri del genere non possono essere letti con serenità se li si affronta con preconcetti o atteggiamenti discriminatori. Tutto fa brodo -cultura-.


Trama:
Non siamo i soli a chiederci: Cosa ha dato origine all’universo, al nostro pianeta e alla vita? E che relazione c’è tra la risposta a questa domanda e la ricerca di uno scopo soddisfacente nella vita? Le chiare risposte fornite in questo libro possono rendere più significativa la vostra vita. 192 pagine.
Il testo è la traduzione italiana (a cura della Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova) di “Is there a Creator who cares about you?”, scritto nel 1998 dalla Watchtower bible and tract society of Pennsylvania (ovvero, i TdG originali americani).


Commento personale:
Da dove parto? Non lo so. Bisognerebbe scrivere un altro libro per poterlo commentare. Cercherò di procedere con ordine. Mettetevi comodi, fate pure delle pause pane e nutella se quello che scriverò vi sembrerà troppo triste per  essere vero. Il Mondo è bello perchè vario, no? Ai posteri l'ardua sentenza.


Il libro esordisce con l'analisi della realtà e butta giù paroloni scientifici spiegandoli in modo banale e superficiale. Su alcuni termini ci hanno scritto tomi e tomi e qui vengono riassunti in poche righe. E' il caso di Big Bang, inflazione, seconda legge della termodinamica, origine dell'universo (quest'ultimo viene spesso frainteso, anche se l'intento dell'interlocutore non è il raggiro..).Senz'altro è un'ottima strategia per convincere il lettore del fatto che la scienza è molto più arretrata di quanto si pensi.
Pare proprio che i Testimoni di Geova e i credenti in generale, non digeriscano il fatto che siamo qui a porci queste domande, e quindi esistiamo, per caso. Sarebbe più corretto dire  esistiamo per una questione di contingenze (Telmo Pievani utilizza spesso questo termine nel suo libro "La vita inaspettata"). Giustamente qualcuno può chiedersi come mai le costanti fisiche siano così precise per permettere la vita. Di certo la risposta "Perchè esiste un Creatore" è molto improbabile, perchè in questi casi si utilizza il principio antropico.
Alcuni ragionamenti degli autori mi hanno fatto sorridere, questo in modo particolare

  • L'universo
    • Non ha avuto un inizio
    • Ha avuto un inizio
      • Senza una causa
      • Ha avuto una causa
        • La causa è QUALCOSA di eterno
        • La causa è QUALCUNO che è eterno

Abbastanza sbilanciato quanto errato.

Molte citazioni sono prese fuori contesto o (nei peggiori dei casi) alterate. Questo mi ha irritato perchè vengono strumentalizzati personaggi come Einstein, Krauss e Sagan, non altro che personaggi atei e agnostici per antonomasia. Stando all'interpretazione del libro, una buona parte degli scienziati è credente. Questo non è affatto vero, basti pensare che solo nella Royal Society il 93% degli scienziati è ateo.
Curioso anche il fatto che nel libro viene spesso sottolineato che la Bibbia non è un trattato scientifico. Tuttavia, quando viene offerta la dimostrazione (dimostrazione è una bestemmia, in questo caso) che le teorie  [scientifiche] attuali sono insoddisfacenti, gli autori ricorrono al metodo del Creazionismo e viene ricondotto alle parole della Bibbia! Questo è un controsenso bello e buono!
E' un peccato perchè, a mio avviso, la riflessione iniziale era posta bene e non invadeva (nè censurava) il campo scientifico. Questa belle parole si ripresentano alla fine dove viene presentata una versione utopistica (la prima della storia, prima ancora di Thomas More) a carattere religioso. Nonostante la mia natura Atea (e anche un po' filo-pastafariana), ho saputo apprezzare l'ultimo capitolo.

Arrivati a questo punto, la domanda più calzante è: qual è stato il senso delle informazioni a carattere scientifico se quest'ultime sono state girate ad arte e il libro è giunto ad una conclusione prefissata?

Impressioni positive:

  • Un mancato manuale per la frode
  • Anche in questo testo si possono trovare belle parole
  • L'impegno, in tutti i casi, va riconosciuto
Impressioni negative:
  • Una pubblicazione davvero Fantasy
  • Irrazionalità su carta
  • Non capisco questa ricerca assidua di Dio. Ne abbiamo davvero bisogno? Sono retorico.
Voto: 3/10


3 commenti:

  1. mi sa che l'ho letto anch'io - ritrovai dopo decenni un compagno di scuola e scoprii la sua... conversione!

    credo di concordare.

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  2. "Giustamente qualcuno può chiedersi come mai le costanti fisiche siano così precise per permettere la vita."

    Io, ad esempio, me lo chiedo........tu cosa proponi?

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  3. Ciao Pasquale,
    io propongo il principio antropico.

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